"La situazione sarà più drammatico dopo le elezioni"

SIENA. Facendo riferimento a quanto pubblicato dalla stampa cittadina sul problema della chiusura del Santa Maria della Scala , preme anche alla nostra Associazione prendere una posizione su tale evento facendo, ovviamente, anche delle considerazioni politiche sull’atteggiamento assunto dalla vecchia maggioranza, con esponenti del PD e della Margherita, che, pur essendo stati solidi alleati negli anni di gestione del Comune precedenti alla crisi apertasi a livello istituzionale e politico, oggi danno a intendere di voler contrapporsi (o fanno finta?) in previsione esclusiva delle prossime elezioni, subordinando ancora una volta l’interesse collettivo, e in questo caso il grave problema dei lavoratori del Santa Maria, alle perverse logiche di potere. Quel ridicolo “teatrino della politica”, termine richiamato oggi anche da altri, ma del quale riteniamo di avere una sorta di copyright per averlo più volte utilizzato anche in ambito di Consiglio Comunale.
Innanzi tutto riteniamo che il problema che si pone per il Santa Maria della Scala sia solo la punta di un iceberg che si manifesterà ancora di più in tutta la sua drammaticità solo dopo le prossime elezioni con probabili licenziamenti e riduzioni di personale in tutti gli enti pubblici e nelle partecipate del Comune e degli altri Enti che vivevano con il sussidio del denaro della Fondazione, denaro oggi non più esistente per le scellerate scelte politiche effettuate, ivi comprese le nostre Contrade che ormai, nel silenzio più assoluto, hanno già perduto il contributo sia della Fondazione che del Monte dei Paschi.
In verità è il “sistema Siena” che è venuto a saltare e non solo il Santa Maria della Scala; con esso è saltato anche il distorto sistema di natura politica che utilizzava i denari di queste due istituzioni soprattutto per foraggiare posti di lavoro spesso inesistenti ma utili a procurarsi il consenso elettorale.
Oggi, vergognosamente, il “sistema” dei partiti che ha amministrato la Città e tutti i suoi gioielli per anni ed anni, nominando persone senza requisiti, ma “fedeli”, che hanno finito per distruggere l?immenso patrimonio costruito nei secoli da generazioni di Senesi onesti e capaci, si palleggia le responsabilità dell’ultimo minuto quando il danno potrebbe essere irreversibile. La cosa non è accettabile da chi ha un minimo di senso civico e attenzione al bene comune, così come è inaccettabile veder tentare di ergersi a salvatore della patria chi è responsabile della sua distruzione.
Riteniamo che il Santa Maria debba rimanere aperto, debba essere oggetto di un progetto importante e condiviso per garantire ancora occasioni di lavoro per chi vi opera all’interno e per tutti gli operatori turistici, alberghi, bar, ristoranti e guide, essendo stato questo contenitore un tema di sviluppo del turismo portato all’attenzione di tutti per molti anni, anche se con proposte assurde e mai applicate.
Se il problema è il reperimento dei fondi ci permettiamo di suggerire l’utilizzo dell’imposta di soggiorno di recente e dibattuta applicazione; eravamo perplessi su questa nuova imposta, ma ora chiediamo che questi fondi, definiti come tassa di scopo per il turismo al momento della discussione in Consiglio Comunale, vengano subito impegnati al fine previsto in un momento particolarmente delicato per il settore e per la relativa occupazione.
Anche questa proposta la illustreremo al Commissario Straordinario non appena avrà il tempo di concederci l’appuntamento che abbiamo richiesto ormai da oltre due mesi.
Questa l’opinione di Pietraserena, per contribuire ad alimentare un dibattito che, al di là di inopportune schermaglie politiche, possa essere utile per la nostra Civitas. In questo senso ribadiamo la nostra proposta di un nuovo movimento “Partito dei Senesi” che, privilegiando finalmente i requisiti di competenza e di appartenenza alla cultura del territorio, riesca a riportare i cittadini ad essere protagonisti delle scelte che determinano il loro futuro.
Associazione Pietraserena