Rinviato al 20 agosto l'incontro azienda-sindacati di stamane

SIENA. C’è qualcuno al Cog che – come si dice a Siena – è “tinto di nero, e parecchio”. Il motivo dell’arrabbiatura è la mancanza di comunicazione. In questo caso tra sindacati e dipendenti.
Questa mattina (13 agosto), infatti, era in programma un incontro tra organizzazioni sindacali e azienda per discutere del futuro del Cog. Le organizzazioni sindacali avevano chiesto ch la banca producesse la doucmentazione relativa agli stipendi, alle spese e quant’altro potesse essere utile alla discussione per il “salvataggio” del Consorzio. L’azienda si è presentata a mani vuote e così la discussione è stata rimandata al prossimo 20 agosto. Nessuno dei sindacalisti si è preoccupato di avvertire i lavoratori del Centro. Così sono i dipendenti che devono telefonare ai sindacati: “Ma ci volete informare su quel che succede?!”
E così a qualcuno è venuto in mente che forse lo sciopero (previsto per oggi, 13 agosto) è stato rinviato per niente, e si sente tradito (e proprio da quelli che lo dovrebbero tutelare), perché tanto tutto è già stato deciso… Si può dargli torto? Quello che preoccupa di più è che ci sia gente rassegnata al peggio, accanto ad irriducibili che non vogliono mollare. Poi c’è una terza categoria di persone: quella che non vuole sapere, che infila la testa sotto la sabbia e spera nello stellone, convinto che i suoi figli un giorno entreranno – per diritto di successione – al Monte e che “se si sta buoni” l’azienda ti premierà. Beata illusione!
La sensazione di essere abbandonati a se stessi è confermata anche dal fatto che i rappresentanti delle varie sigle sindacali hanno praticamente smesso di “girare” per gli uffici del Cog (salvo in un paio di occasioni), casualmente da quando è stato presentato il Piano industriale (27 giugno). Nessuno si è presentato per spiegare ai dipendenti che cosa significava quel piano, quali contromosse si potevano attivare, quali proposte potevano essere avanzate. Niente, puro “faidatè”.
Se non suona come una condanna tutto questo…
Questa mattina (13 agosto), infatti, era in programma un incontro tra organizzazioni sindacali e azienda per discutere del futuro del Cog. Le organizzazioni sindacali avevano chiesto ch la banca producesse la doucmentazione relativa agli stipendi, alle spese e quant’altro potesse essere utile alla discussione per il “salvataggio” del Consorzio. L’azienda si è presentata a mani vuote e così la discussione è stata rimandata al prossimo 20 agosto. Nessuno dei sindacalisti si è preoccupato di avvertire i lavoratori del Centro. Così sono i dipendenti che devono telefonare ai sindacati: “Ma ci volete informare su quel che succede?!”
E così a qualcuno è venuto in mente che forse lo sciopero (previsto per oggi, 13 agosto) è stato rinviato per niente, e si sente tradito (e proprio da quelli che lo dovrebbero tutelare), perché tanto tutto è già stato deciso… Si può dargli torto? Quello che preoccupa di più è che ci sia gente rassegnata al peggio, accanto ad irriducibili che non vogliono mollare. Poi c’è una terza categoria di persone: quella che non vuole sapere, che infila la testa sotto la sabbia e spera nello stellone, convinto che i suoi figli un giorno entreranno – per diritto di successione – al Monte e che “se si sta buoni” l’azienda ti premierà. Beata illusione!
La sensazione di essere abbandonati a se stessi è confermata anche dal fatto che i rappresentanti delle varie sigle sindacali hanno praticamente smesso di “girare” per gli uffici del Cog (salvo in un paio di occasioni), casualmente da quando è stato presentato il Piano industriale (27 giugno). Nessuno si è presentato per spiegare ai dipendenti che cosa significava quel piano, quali contromosse si potevano attivare, quali proposte potevano essere avanzate. Niente, puro “faidatè”.
Se non suona come una condanna tutto questo…