L'interrogazione era stata presentata da Cannamela

L’assessore Anna Ferretti, titolare della delega alla sanità, nella sua risposta ha dichiarato di comprendere le preoccupazioni del consigliere su un tema così importante come il diritto alla salute e ha ripercorso le tappe normative, nazionali e regionali, che hanno determinato l’attuale processo di riorganizzazione dei servizi. L’assessore, dopo aver specificato che tali medici di famiglia non possono essere considerate come “privati”, ma piuttosto come attori protagonisti della rete di assistenza pubblica, ha inoltre riportato i contenuti di una lettera di Nicolò Pestelli, direttore generale della Usl 7, nella quale si afferma che <<non c’è mai stato e mai ci sarà alcuna intenzione di privatizzare la sanità pubblica, ma solo la volontà di far lavorare, in modo integrato tra di loro, le diverse professioni del sistema sanitario pubblico>>.
Dopodiché Ferretti ha ribadito come istanze di natura economica non dovranno incidere sugli standard qualitativi delle prestazioni e la centralità del ruolo di indirizzo politico e di programmazione svolto dalla Conferenza dei Sindaci della zona senese, il consigliere Cannamela si è dichiarato soddisfatto della risposta, a partire dai contenuti della lettera di Pestelli, pur mantenendo <<qualche preoccupazione per certi segnali di smobilitazione del servizio sanitario nazionale>>.