Necessari un salto di qualità e un buon uso della tassa di soggiorno

SIENA. Da Confindustria Siena riceviamo e pubblichiamo.
Per questo è necessario aprirsi ad una progettualità nuova, leggere in prospettiva il cambiamento ed a questo adattare l’accoglienza come la promozione: programmare dunque sul medio periodo “eventi” qualitativamente come organizzativamente “innovativi”, nonché comunicare in modo efficiente, efficace e mirato, su scala mondiale. C’è bisogno di allungare la stagionalità e per questo di adattare professionalità e qualità nelle strutture, di veicolare al fine con decisione una “rinnovata” proposta culturale, paesaggistica e del buon vivere.
Insieme al privato occorre però anche il concorso del pubblico. Con le altre Associazioni, in tema di “tassa di soggiorn” la sezione Turismo di Confindustria Siena ha infatti chiesto che una quota fosse destinata a sostenere la promozione, in linea con la previsione legislativa (art. 4/1 DL 2011/ n. 23 sul federalismo Fiscale municipale). Se la provincia registrato nel 2011 circa 5milioni di pernottamenti, applicando per tutte le strutture una “addizionale” di 0,50 cent per ognuno, risulterebbero disponibili circa 2 milioni al netto delle varie esenzioni; una cifra che, anche se in parte, gestita con professionalità e selettività da un unico Soggetto (operatori privati, pubblico/privato) potrebbe permettere risultati necessari al recupero e quindi allo sviluppo di questa importante leva economica del territorio.
La sezione Turismo di Confindustria Siena si rende con questo disponibile a scendere sul terreno delle proposte concrete per il rilancio del Settore attraverso un “salto di qualità” i cui effetti positivi non shaaranno limitati ai soli operatori ma a beneficio dell’intera collettività.