Le considerazioni di Giovanni Gigli (Siena si muove)
Quando si deve promuovere una iniziativa importante, soprattutto in campo culturale, e fornire informazioni sull’attività in progress, è noto a chiunque che lo strumento più importante ed efficace è senza dubbio un sito web fruibile e aggiornato, che possa tenere la giusta attenzione mediatica e allo stesso tempo mantenere memoria di tutto ciò che all’iniziativa è collegato – è quanto sta realizzando per esempio, giorno dopo giorno, “Siena si muove” (www.sienasimuove.it).
Tanto più lo avrebbe richiesto la candidatura di Siena quale “Capitale della cultura 2019”, per la dimensione europea del progetto e in conseguenza della necessità di una diffusione costante del flusso informativo che dovrebbe creare.
È opportuno ricordare che la candidatura viene annunciata dal Sindaco Maurizio Cenni il 13 settembre 2009, in occasione dell’esposizione del “Costituto” senese. In seguito, durante il mandato Ceccuzzi, l’assessore Lucia Cresti indicò quale fondo per il finanziamento della candidatura 137.000 euro, residuo della mostra su Duccio (Consiglio comunale del 17 settembre 2011). Nella stessa occasione l’assessore comunicò che la prima spesa su questo fondo, vale a dire 24.000 euro, era stata fatta a beneficio della “società sportiva Mensa Sana Basket Spa per azioni di comunicazioni in merito alla candidatura di Siena a Capitale europea della Cultura 2019 durante le Final Four di Barcellona del 6-8 maggio 2011”.
Al fondo stanziato dal Comune si è aggiunto il contributo regionale di 50.000 euro del dicembre scorso.
Nell’aprile 2012, finalmente, a distanza di quasi tre anni dall’annuncio della candidatura, il Comune di Siena indice una gara di appalto per la realizzazione e l’affidamento del relativo portale web, e il 18 ottobre 2012 si provvede ad assegnare l’incarico alla ditta vincitrice, la società 3Juice srl di Torino per un importo di 11.200 euro più iva.
Fatte queste premesse, ad oggi la situazione del sito web ufficiale è abbastanza confusa. Ma andiamo per ordine.
Pochi giorni dopo l’annuncio della candidatura, esattamente il 22 settembre 2009, viene registrato a nome di Stefano Bisi il dominio www.siena2019.eu; il 29 settembre, sempre allo stesso nominativo, è registrato anche l’altro importante dominio www.siena2019.it. L’operazione di registrazione è indubbiamente lecita e legittima, ma altrettanto legittimo è domandarsi il motivo per cui il Comune di Siena, così come ha fatto quello di Ravenna (altra città candidata), non abbia provveduto alla registrazione, magari prima dell’annuncio della candidatura. In genere è così che si procede, anche per iniziative e realizzazioni di molto minor peso. Se andiamo a controllare l’altro dominio di riferimento comune, vale a dire www.siena2019.com, notiamo addirittura che è stato registrato dal signor Marco Miccoli, un designer di Ravenna.
Chi volesse documentarsi sull’attività e le iniziative del Comitato promotore per Siena capitale della cultura europea piuttosto che del Comitato locale o del Comitato internazionale, a quale sito dovrebbe allora fare riferimento?
Nella pagina web del Parlamento Europeo in cui si parla delle varie candidature italiane (www.europarlamento24.eu) sul nome di Siena è linkato il dominio www.siena2019.eu, quello curato da Stefano Bisi e dalla redazione di Sienanews, nel quale troviamo diverse informazioni, ma aggiornate al novembre 2012. Parrebbe questo allora – lo dice il Parlamento europeo – il dominio ufficiale. E la realizzazione del sito per il quale è stato fatto l’appalto di 11.200 euro + Iva che fine ha fatto?
Andando per tentativi ci viene incontro proprio una notizia di Sienanews di questi giorni, che nell’informare i lettori su un’iniziativa di promozione della candidatura, indica, come sito di riferimento per avere maggiori informazioni, il dominio www.2019si.eu. Ce l’abbiamo fatta? Sarà questo quello ufficiale? Andiamo a verificare e scopriamo che il sito in questione è tuttora “in costruzione”! Eppure deve trattarsi proprio di quello ufficiale dato che l’intestatario è Franco Ceccuzzi per conto del Comune di Siena (registrazione effettuata nel marzo 2012).
A differenza di ciò che accade per altre candidature, quali quelle di Ravenna, Venezia e Matera che da tempo possiedono pagine web molto aggiornate, spiace constatare l’estrema confusione a livello comuniticativo per la candidatura senese, con una pluralità di siti: uno “ufficioso” (ma non aggiornato) e uno ufficiale, ancora da realizzare. Sarà presto?
Giovanni Gigli . Siena si muove
