"Mps? ministro Salvini s'informi"

di Augusto Mattioli
SIENA. ”Abbiamo fatto tanto per Siena, penso anche al Monte dei Paschi, che qualcuno dava per perso, per morto, invece c’è, è in forze e sta facendo utili. Non c’è stata la chiusura degli sportelli o il licenziamento di migliaia di persone, ci può essere anzi un punto fondante di un nuovo polo bancario”.
Matteo Salvini nel suo giro elettorale senese si lancia in affermazioni francamente discutibili sulla Banca e di scarsa conoscenza della realtà della medesima. Forse prima avrebbe dovuto chiedere il suo collega di governo Giancarlo Giorgetti, ministro dell’economia…
Dice che Mps sta facendo utili. In realtà, il bilancio del 2022 si è chiuso con una perdita di 205 milioni, mentre quello del 2021 era in utile di 310. Dice che che non c’è stato licenziamento di migliaia di persone: in realtà, se ne sono andati con un esodo volontario (!) in 4125, finanziati con un apposito fondo. Certo in teoria non è un licenziamento di massa ma praticamente la banca ha migliaia di occupati in meno. Dice anche Salvini che non c’è stata chiusura di sportelli. A cavallo tra la gestione del precedente Ad Marco Morelli e quello attuale Luigi Lovaglio, nominato nel febbraio del 2022, si è passati da circa 1800 filiali a 1360. Per cui è possibile che non manchino problemi giornalieri di funzionalità e zone non coperte. Incerta anche l’idea di Mps come punto fondante di un nuovo polo bancario. “Con chi?” verrebbe da chiedere a Salvini.
“Dal di dentro – dice con una battuta un informato dipendente – non si vede proprio la realtà di cui ha parlato il ministro”.