Da uno sfottò si è arrivati alla "ricerca del contatto fisico"

SIENA. Oggi (15 marzo), ore 13 circa, nella sede della facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche “Polo Mattioli” siamo stati partecipi dell’ennesimo atto di intimidazione da parte di aderenti all’associazione giovanile “Blocco Studentesco” nei confronti di un’altra associazione studentesca “Link sindacato universitario”. L’associazione giovanile “Blocco Studentesco” è collegata al partito politico ( presentatosi pure alle scorse elezioni ) “Casa Pound”.
Loro stessi si definiscono “fascisti del terzo millennio” e sono già noti per una serie di gravi fatti di cronaca che trasudano odio,violenza, xenofobia, disprezzo delle differenze. Tra questi ricordiamo la progettazione di uno stupro ai danni di una studentessa universitaria ebrea, a Napoli, evitato grazie ad un’inchiesta della polizia che ha portato poi all’arresto di vari esponenti di Casapound.
Più recentemente militanti di Casapound e di Blocco Studentesco, a Verona, hanno fatto violentemente irruzione in un’aula universitaria durante un seminario di approfondimento storico sulle foibe organizzato da un collettivo di sinistra.
Oggi, a fronte di naturali e normali sfottò ( nel caso in questione un applauso ironico rivolto da un militante di Link nei confronti degli avversari ), i militanti di Blocco Studentesco hanno reagito con grande sproporzione, andando a ricercare il contatto fisico con spinte, urli, intimidazioni e minacce, compreso l’invito a “vedersi di fuori per sistemare le cose”. La risposta di Link è stata ferma e civile, ma risoluta “siete liberi di scegliere qualsiasi strumento che vogliate adoperare per farvi propaganda, ma poi ve ne dovrete assumere le responsabilità e ne pagherete le conseguenze, comprese quelle legali”.
Comportamenti aggressivi e finalizzati ad intimorire i militanti di un’associazione rivale. Comportamenti da stigmatizzare in ogni sede e circostanza come antidemocratici e naturalmente derivanti dalle idee che queste persone hanno.
Hanno delle idee. E dei bastoni. E hanno i bastoni perché hanno quelle idee. La democrazia ha il dovere di difendere se stessa da chi la vuole sopprimere.
Riteniamo già grave che nel corso degli anni a queste persone siano stati forniti spazi di agibilità politica, prima garantendo l’apertura delle loro sedi e poi andandoci con le mani estremamente leggere in tutti i processi nei quali sono stati coinvolti. Riteniamo già grave che non sia stata applicata la legge del 1952 che proibisce l’apologia di fascismo. Riteniamo già grave che rimanga lettera morta la norma costituzionale che vieta la ricostituzione del partito fascista, sia nella sua forma storica che in quella dei suoi apologeti contemporanei.
A fronte degli episodi di questa mattina
Chiediamo alle istituzioni di questa Repubblica che non venga dato nessun ulteriore spazio nelle università come in qualunque altro spazio pubblico a movimenti di questo genere.
Riteniamo che gli studenti che hanno assistito alla scena di questa mattina abbiano da soli la testa per pensare e per capire chi sono e cosa vogliono fare queste persone. L’unico appello che ci sentiamo di rivolgere loro è quello di diffondere il più possibile questa informazione, perchè anche in questi tempi bui e di crisi, NON RIUSCIRANNO PIU’ A TAPPARCI LA BOCCA. SE L’OBIETTIVO ERA QUELLO DI FARCI PAURA, E’ MISERAMENTE FALLITO.
Inoltre Link Siena solidarizza e invita la popolazione alla tre giorni organizzata a Milano (15-16-17 marzo) da Dax, in memoria della morte di Dax il 16 marzo 2013 per mano fascista in via Brioschi a Milano.
Link Siena