Si tratta di un provvedimento palesemente

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera che i corsisti del TFA ORDINARIO dell’Università degli Studi di Siena hanno inviato al Rettore Riccaboni, al Senato accademico e ai docenti dell’Università di Siena.
“Al Magnifico Rettore Prof. Angelo Riccaboni
Ai membri del Senato Accademico
A tutti i docenti dell’Università degli Studi di Siena
Agli organi di stampa
Come ormai noto da diverse settimane, il Ministro dell’Istruzione uscente Francesco Profumo, con il beneplacito delle maggiori forze sindacali, ha intenzione di firmare una modifica al decreto 249/10, che ha reso possibile l’avvio dei Tirocini Formativi Attivi, in modo da consentire a decine di migliaia di laureati di conseguire l’abilitazione senza sottoporsi ad alcuna prova selettiva e semplicemente in virtù del servizio di docenza svolto negli istituti di istruzione pubblici e privati nel corso del periodo 1999-2012.
La modifica al decreto 249/10 che consente ciò viene più brevemente conosciuta come TFA “Speciale”.
Nella stragrande maggioranza dei casi i beneficiari del TFA “Speciale” sono aspiranti docenti che hanno avuto nel corso degli ultimi tredici anni (dal Concorso ordinario del 1999 sino alla Selezione per il TFA ORDINARIO del 2012) numerose possibilità di abilitarsi alla professione di docente, attraverso Concorsi ordinari, Scuole di Specializzazione all’insegnamento (SSIS) e primo ciclo di TFA ordinario, ma che evidentemente non hanno superato le prove di selezione.
Adesso gli stessi candidati non idonei stanno facendo pressioni sregolate sul Ministero, attraverso i sindacati ed alcuni esponenti politici compiacenti, affinché il TFA “Speciale” venga attivato il prima possibile.
Si tratta di un provvedimento palesemente “gerontocratico”, che tira un calcio in faccia al merito e a tutti coloro che, dopo grandi sacrifici economici ed intellettuali, hanno meritato l’ammissione al TFA Ordinario tramite regolare selezione.
Con l’istituzione del TFA “Speciale” gli 11000 studenti del corso ordinario, accuratamente selezionati nel rispetto della programmazione del futuro fabbisogno di docenti nella pubblica istruzione, verrebbero sommersi da un orda di circa 60000 aspiranti docenti non selezionati e si vanificherebbe così anche il sacrosanto obbiettivo di ripristinare il principio meritocratico ed il concetto di qualificazione professionale all’interno di un sistema scolastico che, proprio con un provvedimento come quello relativo al TFA Speciale, viene spesso pensato come ammortizzatore sociale.
I corsisti del TFA Ordinario dell’Università degli Studi di Siena, in sinergia con i colleghi di tutti gli atenei nazionali, si oppongono con determinazione a questo ennesimo atto di prepotenza politica e sindacale, che getta ancora una volta la scuola italiana in un baratro fatto di ricorsi e di sanatorie e che non tutela e valorizza la qualità della classe docente.
Ai docenti del nostro Ateneo, in particolare a coloro che ci hanno ACCURATAMENTE SELEZIONATO e ci stanno FORMANDO, chiediamo innanzitutto di unirsi ai loro colleghi, sottoscrivendo e diffondendo tra il personale accademico l’appello promosso dall’ASSOCIAZIONE DOCENTI ITALIANI (ADI) contro il TFA SPECIALE, disponibile online al link
Chiediamo inoltre ai membri del Senato Accademico e al Magnifico Rettore di prendere posizione in merito a tale questione attraverso gli organi di stampa che riterranno opportuni.
Siena, 07/03/2013
I corsisti del TFA ORDINARIO dell’Università degli Studi di Siena