Non possiamo più permettere che atti così estremi diventino parte della nostra quotidianità commenta il candidato sindaco

SIENA. Apprendendo la tragica notizia della morte di David Rossi le mie riflessioni contano poco. Di fronte a tutto ciò, provo pietà e commozione e mi domando quali abissi di solitudine e di pensieri abbiamo allontanato dalla speranza un uomo dal sorriso timido e gentile. Non possiamo più permettere che atti così estremi diventino parte della nostra quotidianità. Sono sempre più convinto di quanto ho finora dichiarato e fortemente difeso, ossia che bisogna recuperare una dimensione di ricostruzione della città, di nuovo dialogo. Non ho mai pensato che si possa costruire il consenso sulla rabbia e l’odio. Sulla verità sì, certamente non sulle corde più irrazionali dell’animo umano, esacerbate dalla paura e dall’incertezza dell’avvenire. La città di Siena ha bisogno di credere e sperare, contando sulle sue persone e su una visione positiva di convivenza civile. Questo atto di profonda disperazione e radicale serietà metterà fine ad una immensa e becera baldoria che aleggia su Siena da mesi e che, come vediamo, si comincia a pagare col sangue. Questa città non ha bisogno né di martiri né di eroi, ha bisogno di gente determinata a uscire da questa mischia, da questo smarrimento, dal baccano che legittima tribuni e scrive condanne inappellabili. La verità la dirà chi deve, per legge e per dovere verso questa comunità: diamogli fiducia! E dunque, se vogliamo dare una prospettiva umana a questa tragedia, guardiamo quel sorriso che non c’è più come un sacrificio di un uomo alla dignità collettiva, ad una nuova alleanza fra i senesi. Speriamo che questo sinistro bagliore, che ora illumina la città, affievolisca presto ed il mondo riprenda a guardare Siena con il rispetto che merita. Vogliamo solo tornare a lavorare e ricostruire dignità e prosperità. In silenzio come qui sappiamo fare da sempre. Riposa in pace David.
Eugenio Neri
Candidato a sindaco di Siena