
SIENA. Da Civici in Comune riceviamo e pubblichiamo.
“Venerdì 24 presso la CNA di Siena si è tenuto il secondo confronto pubblico tra i candidati a sindaco di Siena.
Senza addentrarci in un’analisi complessiva, quello che ci ha lasciato veramente senza parole sono state le considerazioni espresse dai candidati Castagnini e Montomoli in merito alla situazione della Banca MPS. Contenuti “fantasiosi”, nei dati e nella sostanza, e quindi irritanti, considerato che questa vicenda ha profondamente sconvolto la vita sociale ed economica di Siena. Ci vuole un bel coraggio, dopo anni di silenzi e connivenze, ad argomentare su MPS con strampalate ipotesi, ad esempio che il MPS possa diventare il terzo polo bancario nazionale, o la banca nazionale dei territori, oppure che la Fondazione possa ricevere “in regalo” da Cassa Depositi e Prestiti il 15% di MPS, salvo rifondere la stessa con eventuali futuri dividendi (ad oggi a dir poco inimmaginabili).
Le loro affermazioni hanno fatto pensare a dei cuochi inesperti, che provano a millantare la loro abilità dopo aver bruciato tutti gli arrosti.
Tutti i candidati, escluso Fabio Pacciani, di certo non possono dirsi del tutto estranei proprio a quel “Sistema Siena”, responsabile della scellerata operazione Antonveneta (definita da più parti la “madre” del disastro di Banca e Fondazione MPS) e hanno avuto – e hanno tutt’ora – evidenti legami con personaggi, partiti e lobbies, che hanno svolto ruoli attivi nelle errate scelte che hanno determinato il declino di molte istituzioni cittadine.
La “memoria storica” della città lo può dimostrare con atti e documenti pubblici.
Invece il Polo Civico Senese annovera tra i suoi sostenitori persone ed associazioni che, quasi in solitudine, hanno portato avanti con continuità negli ultimi 15 anni, coraggiose e impegnative battaglie per l’accertamento di verità e responsabilità in merito a questo disastro.
Solo grazie al loro operato non è ancora calato un definitivo velo sulla questione MPS, cosa che sembrava invece gradita a vari ambienti locali e nazionali, visti i procedimenti giudiziari ancora in atto.
In tutti questi anni, politici e partiti non hanno mai prestato la dovuta attenzione al problema MPS, negando anche il minimo supporto alle Associazioni e ai pochi professionisti senesi impegnati nella ricerca della verità a difesa del MPS. Farlo ora risulta solo una furbata in salsa elettorale, non rispettosa dei cittadini, di chi ha subito gravi mortificazioni personali ed economiche, dei dipendenti (tra i quali tanti esodati), dei risparmiatori, delle imprese locali e del territorio tutto”.