Appuntamento al Teatro del Popolo alle 21
COLLE VAL D’ELSA. Mercoledì (2 febbraio) alle 21,00 al Teatro del Popolo va in scena “La tempesta”. Uno dei testi più affascinanti di William Shakepseare, dove i temi portanti sono la vendetta e il perdono, la morte e la rinascita, le colpe dei padri espiate dai figli, la schiavitù e la ricerca della libertà. Con Umberto Orsini, per la regia di Andrea De Rosa. E con Flavio Bonacci, Rino Cassano, Francesco Feletti, Carmine Paternoster, Rolando Ravello, Enzo Salomone, Federica Sandrini, Francesco Silvestri, Salvatore Striano. Una produzione Emilia Romagna Teatro, Teatro Stabile di Napoli, Teatro Eliseo.
Ne La tempesta temi importanti come la vendetta e il perdono, la morte e la rinascita, le colpe dei padri espiate dai figli, la schiavitù e la ricerca della libertà – sono affrontati alla teatralissima luce dell’illusione e del sogno: la scena dei poteri si mostra nella forza di un’allegoria dove la storia sembra farsi da parte, mentre Prospero – cui Orsini dà voce e corpo – nello spazio nudo e fantastico della sua isola, diviene il potere stesso, la sua incarnazione magica e arcana, la sua capacità di inventare leggi e obblighi, concessioni ed esclusioni, trame di vita.
“La tempesta – spiega il regista, Andrea De Rosa – somiglia a un labirinto. Come in una casa di specchi, ogni volta che intravedi una via d’uscita, questa uscita si rivela essere dalla parte opposta a quella che avevi immaginato. Come in un miraggio o in un sogno, quando provi ad afferrare qualcosa, l’oggetto su cui credi di aver messo le mani si dilegua. Finché capisci che ciò che conta non è l’uscita e che non c’è nulla da afferrare. Stare ad ascoltare le domande che il testo ti pone e restarci dentro (restare dentro alle domande, al labirinto) è l’unica via”.