La bozza di mozione sarà presentata dai consiglieri dipietristi in ogni Comune della Toscana

FIRENZE. Abolire il rincaro del 7% dalle bollette dell’acqua e, ove necessario, procedere alla ripubblicizzazione del servizio idrico, secondo quanto stabilito dai cittadini con i referendum del 12 e 13 giugno 2011, il cui verdetto è stato formalizzato giovedì scorso in Gazzetta Ufficiale. È questo, in estrema sintesi, il senso della bozza di mozione che la Segreteria di Idv Toscana ha preparato per tutti i propri amministratori nei comuni della nostra regione.
“Vogliamo dare un segnale forte, coordinato e preciso – ha spiegato il Segretario di Idv Toscana, on. Fabio Evangelisti – per dar seguito alla battaglia referendaria, che ci ha visto protagonisti dalla raccolta firme fino all’ultimo giorno di campagna. Ventisette milioni di cittadini, poco più di un mese fa, hanno chiesto chiaramente l’abolizione del 7% di ammortamento in bolletta e la ripubblicizzazione dei servizi pubblici essenziali. Perché, è bene ricordarlo, i referendum non parlavano soltanto di acqua pubblica, ma di tutti i servizi di rilevanza economica, come anche i trasporti e i rifiuti. Proprio per questo, dall’assemblea degli eletti, degli amministratori e dei dirigenti di Idv Toscana tenutasi a Firenze il 14 luglio scorso, abbiamo deciso di lanciare su tutto il territorio della regione, in tutte le amministrazioni comunali in cui siamo presenti, una mozione per l’abolizione del rincaro in bolletta e la ripubblicizzazione del servizio idrico. Una grande battaglia dunque, che ci vede, ancora una volta, come per il referendum, promotori e interpreti della volontà cittadina e protagonisti della scena politica”.
“Purtroppo, invece – continua Evangelisti – la volontà popolare sembra ancora una volta destinata a rimanere lettera morta. Troppi i distinguo, troppi gli amministratori che ignorano il risultato di un referendum dalla portata storica. Ce lo mostra chiaramente, solo per citare uno dei casi di maggiore attualità, il dibattito sorto in merito a un’eventuale privatizzazione dell’azienda di trasporto fiorentina, Ataf, ipotesi cui noi siamo fermamente contrari. Ce lo mostra, poi, l’atteggiamento dei gestori idrici toscani che, lo leggiamo chiaramente questa mattina sulle cronache locali della Toscana, ignorano l’esito referendario e non intendono tagliare il 7% dalle bollette”.
“Tutto questo è inaccettabile – aggiunge Evangelisti – e per questo intendiamo batterci con ogni mezzo, a livello parlamentare, regionale e locale, per dar seguito e sostanza a un inequivocabile decisione dei cittadini. Certo, in Parlamento dovremo approvare con la massima urgenza un nuovo quadro normativo che scongiuri questo far west delle tariffe. Intanto, come Italia dei Valori vogliamo lanciare un segnale forte e inequivocabile proprio dalle amministrazioni locali e riportarle al centro della gestione del servizio idrico.
“Tra tanti distinguo e troppi amministratori che continuano a fare orecchie da mercante alla volontà popolare – conclude Evangelisti – con la nostra mozione capiremo per lo meno chi davvero vuol governare nell’interesse dei cittadini e chi invece assolve al proprio incarico in difesa dei soliti interessi di pochi”.