Partenza negativa a Wall Street, dopo che i dati sull’inflazione Usa superiore alle attese hanno rafforzato le aspettative di una Federal Reserve aggressiva nel percorso di rialzi dei tassi di interesse.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq lascia sul terreno l’1,8%, lo S&P 500 l’1,5% e il Dow Jones l’1,1%.
Sul fronte macro, a giugno i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono cresciuti dell’1,3% su base mensile (+1,1% il consensus) e del 9,1% su base annua (+8,8% il consensus), accelerando rispetto al +1% e al +8,6% del mese precedente.
Numeri che hanno acceso le preoccupazioni che la Fed possa considerare un incremento del costo del denaro di 100 punti base nella riunione di luglio, invece della stretta da 75 punti base prevista fino ad ora.
Intanto, il Fondo monetario internazionale ha tagliato le proiezioni di crescita per l’economia statunitense e ha sottolineato che un aumento generalizzato dei prezzi pone “rischi sistemici” a livello globale.
Il tutto in attesa dell’inizio della nuova stagione delle trimestrali, che potrebbe fornire indicazioni sulle prospettive dei mercati in un momento in cui l’equity si trova ad affrontare la minaccia dell’aumento dei rendimenti obbligazionari, che rende i bond più attrattivi.
La percentuale di membri dello S&P 500 con un dividend yield più alto del rendimento del Tbond è sceso sui livelli più bassi dal 2007, in un contesto in cui i payout delle società sono sotto pressione a causa dei timori di recessione e di un’inflazione su livelli record.
La curva dei Treasury, inoltre, resta invertita a conferma delle preoccupazioni per l’outlook sull’economica, con il tasso sul decennale americano che risale di circa 7 punti base al 3,04% e quello sul biennale che si impenna di 14 punti base al 3,19%.
Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene poco sopra la parità a 1,002, dopo essere scivolato brevemente anche sotto la soglia di 1 per la prima volta dal 2002, mentre il dollaro/yen avanza a 137,5.
Tra le materie prime, infine, ancora in ribasso le quotazioni del greggio che restano sotto quota 100 dollari, con il Brent (-0,7%) a 98,8 dollari e il Wti (-0,3%) a 95,6 dollari in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.
Fonte MarketInsight






