Il presidente della Camera di commercio sottolinea il boom in atto in alcuni settori

di Augusto Mattioli
SIENA. “Le aspettative per l’economia senese sono molto forti perche siamo di fatto di fronte ad un boom in certi settori. Vediamo cosa sta accadendo con l’ecobonus in edilizia, settore fermo da dieci anni. Vediamo cosa sta succedendo nella manifattura, dove i contratti stanno davvero fioccando”. Lo sottolinea Massimo Guasconi, presidente della Camera di commercio di Siena e Arezzo, a margine del convegno nella sede di Piazza Matteotti, rispondendo ad una domanda su come stia in generale la nostra economia provinciale”.
“Siamo a settembre, in una fase avanzata dell’anno. Se le aspettative di crescita, come alcuni dicono, sono del 6%, siamo di fronte evidentemente a numeri a cui non eravamo abituati. Certo, dobbiamo recuperare il fermo del 2020 ma abbiano di fronte una importantissima chance di crescita che le nostre imprese devono cogliere”.
Ma non mancano però i problemi: Guasconi parla di “difficoltà per la mancanza di materie prime, per la crescita di richieste, per i loro costi lievitati, e per trovare figure professionali che in certi settori scarseggiano. “Vediamo cosa sta succedendo nel settore dell’accoglienza, che in questi mesi sta registrando un boom a cifre esponenziali che già si prospetta per l’autunno. Sono numeri confortanti quelli che ci aspettano. Su questo dobbiamo interrogarci perché bisogna riuscire a tradurli in fatturati”.
Ma c’è anche un aspetto certo non secondario, riguardante la penuria di figure professionali,m perché le aspettative forti portino davvero ad una crescita stabile. “Tale mancanza – secondo Guasconi – deriva anche dall’invecchiamento delle persone. Occorre un turn over, con una preparazione tarata sui bisogni delle imprese. Cerchiamo anche di dare indicazioni al mondo della scuole per tararsi alle necessità del mondo delle imprese”. Che peraltro sembrano avere quello che viene definito il “braccino corto”, tanto che alcuni preferiscono il reddito di cittadinanza. Per Guasconi “si tratta di un tema spinoso, che è stato oggetto anche di scontri politici in questa estate. Ciò che deve essere garantito è uno stipendio adeguato al compito per cui i dipendenti vengono chiamati, anche perchè ci deve essere una motivazione per entrare nel mondo del lavoro, che ha una necessità assoluta di poter contare su figure professionali che siano preparate ma anche motivate. Credo che le imprese nel momento del bisogno siano in grado di fare delle proposte ritenute congrue”.