Costantini: "Non intendiamo far pagare il peso di una scelta sbagliata alle famiglie"

Nei supermercati Sma, il prezzo dei prodotti per il consumatore finale rimarrà dunque invariato: sarà la cooperativa a coprire quell’1 per cento in più di Iva su oltre 7mila referenze. “Non sarà un’operazione a costo zero – aggiunge Costantini – per la nostra azienda questa scelta comporterà dei sacrifici. Credo, però, che sia uno sforzo giusto e necessario per evitare che il peso di questa misura metta ancora più in difficoltà le famiglie. L’aumento dell’Iva avrà il solo effetto di allontanare la crescita deprimendo i consumi, che invece dovrebbero essere un volano fondamentale per la ripresa dell’economia. La spesa degli italiani subirà un ulteriore salasso: per Confesercenti, la stima è di 168 euro all’anno per famiglia, senza contare l’inflazione dovuta ai rialzi delle materie prime”.
“Con la nostra scelta di sacrificare i margini e di riassorbire il costo dell’Iva – conclude il direttore generale Etruria Sma – cercheremo di limitare i danni, sostenere i consumi e il potere d’acquisto delle famiglie, oltre a tutelare i nostri soci da possibili perdite di fatturato. Siamo coscienti che il nostro piccolo sforzo non basterà e che per scongiurare il peggio in queste Paese serve con urgenza una politica di riforme indirizzata alla crescita, oltre che al mantenimento del pareggio di bilancio. Solo con misure efficaci e credibili si potrà riacquistare la fiducia dei mercati ed evitare il rischio di riportare la spesa degli italiani a livelli ancora più bassi dei minimi toccati nel 2009”.