Lo 0-18 iniziale condiziona Varese che non riesce più a recuperare

CIMBERIO VARESE – MENS SANA SIENA 74-77 (14-23, 29-43, 49-66)
CIMBERIO VARESE: Sakota 3, Banks, Rush 4, Talts 4, De Nicolao 8, Green 29, Balanzoni, Bertoglio, Cerella, Ere 7, Polonara 5, Dunston 14. All: Vitucci Frank
MENS SANA SIENA: Brown 25, Eze 2, Rasic 2, Kangur 2, Sanikidze 5, Ress, Ortner 6, Lechthaler, Neri, Janning 10. Hackett 17, Moss 8. All: Banchi Luca
di Umberto De Santis
SIENA. In Coppa Italia la nuova era del basket italiano riparte da dove era finita la vecchia: da Siena. Luca Banchi conduce la Mens Sana a una vittoria insperata, dovendo fare i conti con la stanchezza accumulata nel doppio impegno campionato/euroleague, sulla variabile impazzita degli infortuni (Ress e Carraretto non vedranno il parquet se non per alzare la coppa al cielo), sul tracollo della città e (quasi) della società. Detto senza retorica questo trofeo ha la faccia giovane e sfrontata di Daniel Hackett (MVP dell’incontro e della manifestazione)e Matt Janning, la maturità dei quasi vecchi David Moss, Bobby Brown e Kristjan Kangur. Nelle interviste del dopopartita ci sarà la dedica speciale per i tifosi e per Luca Lechthaler, che nella notte precedente è andato e tornato dalla casa natale in Trentino per salutare il padre appena scomparso. Varese è mancata clamorosamente nelle qualità che l’hanno installata al primo posto nel campionato, con troppi protagonisti al palo come Sakota, Banks e Polonara. Nel pomeriggio era giunta la notizia che Simone Pianigiani aveva vinto la Coppa di Turchia (Fenerbahce-Galatasaray 63-57, David Andersen MVP con 21p e 5r), davvero beneaugurante per l’incontro che stava per cominciare al Forum di Assago con oltre 8500 spettatori.
Varese comincia a giocare a basket dopo 5’27” dall’inizio della partita. Peccato che a quel punto il risultato è un colossale 0-18 in favore della Mens Sana. Che peserà sulle spalle dei lombardi fino alla fine. Un blackout inspiegabile se non con la tensione pre-gara e un Benjamin Eze in spolvero che costa a Vitucci due timeout e il tardivo ingresso in campo di De Nicolao, che rimette ordine nel gioco della Cimberio e innervosisce Bobby Brown, fino a quel momento folletto imprendibile. Siena ha un solo errore al tiro su nove: Banks è un ectoplasma, Dunston è in balia di Benjamin Eze, Polonara impalpabile. La reazione è un 14-3 dei biancorossi che al 9’ li porta a -7 (14-21) con Dunston che occupa l’area in cui Lechthaler (Eze ha già due falli) gli deve concedere tanto. Ci pensa Sanikidze, entrato per Kangur, a chiudere il quarto sull’assist di Brown 14-23.
De Nicolao trova due liberi in apertura e Banchi risponde mandando in campo Rasic. Varese sfrutta l’inerzia con Rush, ma Hackett prende possesso del campo innescando Ortner e poi mettendosi in proprio. E qui i giocatori della Cimberio commettono l’errore di non capire il fiscale metro arbitrale della serata: questa terna non tollera la mano invadente del difensore battuto sul primo passo, né i blocchi in movimento. E ne fanno le spese un po’ tutti durante la gara, ma in questo frangente vale 13 liberi per Siena che riallunga al 15’ con la tripla di Janning (22-34) e mantiene il vantaggio in doppia cifra col play ex-Pesaro, capace di mettere tre liberi consecutivi su un fallo sciocco di Dunston oltre alla tripla in chiusura che fermano il tabellino sul 29-43.
Al ritorno in campo lo scambio di triple tra Green e Brown dimostra che la gara è ancora viva, la Montepaschi sembra votata al controllo del match. Ere Ebi trova i suoi primi due punti dalla lunetta (34-50 al 22’), ma un nervoso Vitucci si fa sanzionare un tecnico pesante. E’ qui che comincia a uscire fuori il talento di Mike Green (29p, 10 falli subiti, 8/9 ai liberi) che spesso si mette in proprio. Al 28’ un canestro da sotto di Ortner porta il massimo vantaggio senese (45-66). Ma le emozioni non sono finite: Varese piazza un parziale altrettanto clamoroso (16-0) di quello dell’avvio di gara di Siena.Tra i due tempi la Montepaschi non segna per nove, lunghissimi minuti bruciando anche un timeout al 36’ e contrastando gli avversari con falli dispendiosi (12/15 per Varese nel secondo tempo). Nel momento peggiore, al 37’, Daniel Hackett piazza una tripla liberatoria (61-69) due minuti dopo l’abbandono di Dunston per cinque falli. Ma Green è in trance e con quattro punti in fila rimette Varese in carreggiata di sorpasso (65-69). Tocca a Bobby Brown rispondere con la stessa sequenza dell’avversario (due liberi + canestro 65-73) che fa quasi dichiarare la fine delle ostilità: in fin dei conti, mancano secondi.
Però sulla nuova azione della Cimberio Hackett manda in lunetta Green con tre liberi a disposizione, che il play di Philadelphia non sbaglia 68-73. Fallo veloce, ma sull’uomo sbagliato: Brown è una sentenza (68-75). Siena difende senza fallo, ma lascia una tripla a Ere, che non fallisce. Nuovo fallo veloce, stavolta sull’uomo giusto: Viktor Sanikidze fino a quel momento 1 su 4 di una gara solida con 8 rimbalzi e 4 falli subiti, ma appena 3 punti. La squadra operaia, non più multimilionaria deve soffrire fino in fondo, ma stavolta Air Georgia supera la sua fama e mette il sigillo all’incontro 71-77. Rimangono a De Nicolao tre secondi per scrivere il risultato finale con la tripla che può solo aumentare il rimpianto di Varese, giunta a un passo dal sogno 74-77.