Si delinea la classifica dei gironi. Un saluto a Dido Guerrieri

di Umberto De Santis
SIENA. Prima di fare il punto sulla sesta giornata di andata di Euroleague, un doveroso saluto va al professore Dido Guerrieri, gigante di un altro basket, che ci ha lasciato all’età di 81 anni. Nel 2001 era entrato nella Hall of Fame del basket tricolore, dopo una lunga carriera su tante prestigiose panchine, dagli esordi alla guida della Fortitudo Bologna (1973-74), passando da Milano (74-78) in quella Pallacanestro Milano che visse anni gloriosi con gli sponsor Mobilquattro e Xerox e il grande giocatore americano Chuck Jura (e i derby indimenticabili al Palalido con l’Olimpia), poi dall’Auxilium Torino (1983-86, 1989-91, 1993-95), dove conquistò tre semifinali consecutive con la maglia Berloni. E tante altre squadre, tra cui Desio con cui conquistò una storica promozione in serie A.
Standings, girone E: il Real Madrid è l’unica squadra imbattuta nelle Top 16 (record ovviamente 6-0), stante la caduta di Siena in casa del Barcellona. Con appena 3 sconfitte (tutte fuori casa) in Coppa e una in Lega Acb è la prima società del ranking europeo. E’ leader incontrastato del girone E, dove la classifica è così sgranata da delineare già chi fin da ora sarà tagliato dalla prosecuzione del torneo. Le due squadre tedesche, fanalino di coda, dicono che il basket in Germania deve ancora mangiar pappa prima di poter dire la sua in campo internazionale. Brose Basket (0-6) e Alba Berlino (1-5) per sperare nel passaggio ai quarti dovrebbero vincere tutte le gare rimanenti. Kaunas e Malaga (2-4) devono crescere subito, ma leggermente favoriti sembrano i lituani. Plaza ha promosso titolare il giovane Kuzminskas, però dalla vecchia guardia non ha ricevuto molto: alla fine che Lavrinovic sia andato via da Siena risulterà un affare per la Montepaschi. Tuttavia lo Zalgiris ha i mezzi tecnici per recuperare e giocarsi il quarto posto con Pana e Malaga. Repesa, con l’Unicaja era partito bene ma l’insieme non ha fruttato molto visto che i due pivot Vazquez e Perasovic sono inconsistenti in attacco e manca un play di caratura superiore. Il tutto esaurito di Madrid ha accolto l’arrivo dell’ex Ettore Messina con il suo CSKA. Gara terminata all’overtime, che fa scivolare i russi al terzo posto. L’allenatore italiano continua ad avere buoi risultati dai serbi Krstic e Teodosic, e può contare sul recupero di Erceg; ma Weems è in calo e Dionte Christmas sembra sparito. Il Panathinaikos ha svolto il compitino contro il Brose di Nachbar e Sharrod Ford, senza impressionare più di tanto. Solitario al secondo posto si è installato l’Anadolu Efes (5-1). Mahmouti con la trazione posteriore Farmar-Vujacic e i turchi Erden e Gonlum (doppia doppia per lui) ha colto a Malaga la preziosa vittoria esterna che lancia la squadra turca verso il traguardo dei playoff.
Standings, girone F: il Barcelona (5-1) si è insediato al primo posto, dopo la netta vittoria contro Siena. Squadra che gioca a memoria, con spaziature e movimenti unici studiati da Xavi Pascual e con un gruppo di caratura superiore che ha saputo fare a meno di Navarro. Anche in questo girone c’è un verdetto sul campo: il Besiktas (0-6) può dare già l’addio dopo la sconfittà interna col Maccabi. E vicino all’esclusione dai giochi c’è anche il Fenerbahce di Pianigiani (1-5) nettamente sconfitto al Pireo nonostante gli acquisti milionari di McCalebb e Andersen abbiano finalmente risposto alle attese, mentre la stella di Batiste (-2 valutazione, 0/3 dal campo) sembra definitivamente tramontata: solo Bogdanovic risponde alle attese, ma è un po’ poco e la classifica si è fatta quasi irrimediabile. Blatt col Maccabi (2-4) ha svolto il suo compitino, andando a vincere a Istanbul la gara che non poteva perdere assolutamente, ma la prossima gara interna col Barcellona sarà una specie di spartiacque: vincere sarà d’obbligo. L’Olympiacos si è rilanciato con Acie Law in regia, rimettendo insieme le sue ambizioni: Spanoulis e Printezis sono le sue conferme, specie ora che il giovane Mantzaris sarà out per il resto della stagione (ginocchio). Lo scontro diretto tra Caja Laboral (4-2) e Khimki (4-2) si è tradotto in un mezzo disastro per gli spagnoli. I moscoviti hanno sciorinato un basket eccellente grazie alle lezioni di coach Kurtinaitis e insieme ai russi Fridzon e Monya un interessante gruppo di stranieri tra cui spiccano il centro Paul Davis, il play Planinic e un sontuoso Kelvin Rivers. La formazione di Tabak, invece, è in flessione dopo le 17 vittorie consecutive. Tutti gli uomini schierati in campo ieri erano sottotono, superati dai russi in tutte le statistiche che contano. Siena (5-1) rimane in testa al suo gruppo anche se il Barça (5-1) gode del vantaggio nello scontro diretto. Paradossalmente la squadra di Banchi ha perso il match più difficile del suo torneo nelle peggiori condizioni possibili (tra infortuni e acciacchi vari). Manca di un pivot da Euroleague, difetto mascherato dalla grande stagione di Tomas Ress, è vero, e deve cercare fin d’ora di non scendere al terzo posto per non ritrovarsi in un quarto complicatissimo col CSKA, per di più senza il fattore campo a favore.
I risultati del venerdì di Euroleague
– Caja Laboral-Khimki Mosca 71-83 (15 Causeur, 13 Lampe; 20 P.Davis, 16 Rivers)
– Unicaja Malaga-Anadolu Efes 73-78 (Zoric 20, Williams, Calloway 15; Farmar 15, Gonlum 13)
– Panathinaikos Atene-Brose Bamberg 76-73 (Bramos 16, Lasme 15; Nachbar 16, Ford 15)