I bianconeri protagonisti di un match intenso e spettacolare

BANCA CRAS CUS SIENA – JESI 1970 26-7 (5-0)
BANCA CRAS CUS SIENA: Sestini; Buonazia, Carmignani, Movileanu, Gaggelli; Mondet, Gembal; Mazzuoli, Mattei, Benigni; Marzi, Montarsi; Pezzuoli, Pucci, Redzic. All. Biagioli.
JESI 1970: Pulita; Marchegiani, Piccinini, Cappuccini, Magni; Iacob, Scaloni; Scavone, Giuliani, Liberatore; Quaresima, Ciminelli; Paparelli, Ye Xiaodou, Bartolucci. All. Montesi.
ARBITRO: Tarlini (Sesto Fiorentino)
SEGNATURE: Pt. 2’ m. Gaggelli (S) tr. Mondet; 11 m. Buonazia (S); 23’ m. Gembal (S) tr. Mondet; 37’ m. Pulita (J) tr. Iacob. St. 41’ m. e tr. Mondet.
NOTE: Cartellini gialli: 30’ pt. Liberatore (J); 20’ st. Pezzuoli (S). A disposizione per Cus Siena: Terrero Pena, Giambi, Dupré, Bocci, Perna, Donati, Galasso.
SIENA. Non ci sono parole adeguate per commentare questo match disputato sotto una pioggia fitta e a tratti battente al Campo Acquacalda che si è concluso con un successo pieno e rotondo del Cus Siena ai danni di Jesi 1970, squadra che la precedeva in classifica di sette punti.
Al fischio iniziale di Tarlini il Cus parte ventre a terra piantando subito le tende nella metà campo avversaria. Una serie ripetuta di percussioni e di aperture mettono in grande difficoltà i marchigiani, alla fine Redzic trova un varco e corre in diagonale verso la bandierina: Gaggelli segue il compagno; quando il pilone si trova davanti un difensore scarica la palla al compagno che depone in meta (2’). Si è trattato di un’unica, interminabile, azione. Mondet trasforma (7-0). I bianconeri aumentano ulteriormente il ritmo: al 9’ Movileanu calcia in profondità, la palla spiove sulla linea di meta: Carmignani si avventa sull’ovale ma commette un in avanti che vanifica l’azione; passano due minuti e il Cus mette a segno la seconda segnatura. Mischia sul fianco sinistro del fronte di attacco: la palla esce rapidamente verso Sestini che si invola in un corridoio rimasto aperto e passa a Buonazia che schiaccia in meta. (12-0).
Una segnatura favorita da un evidente errore di piazzamento difensivo. Jesi annaspa (“probabilmente, commenterà Biagioli a fine partita, hanno risentito del lungo viaggio”) e solo al 15’ riesce a imbastire, senza esito, una prima azione offensiva. Ma è solo un episodio. Siena continua ad attaccare. Siena sfrutta al massimo il nuovo innesto Carmelo Rossi, pratese con recente passato in serie A. Il giocatore, schierato terza linea, disputa un gran match pilotando, quasi come un timoniere, le innumerevoli maul avanzanti bianconere che costano molti metri ai marchigiani e che si riveleranno una delle armi vincenti di questa partita.
Al 22’ Movileanu calcia un pallone vagante cogliendo alla sprovvista la difesa marchigiana, Gembal segue l’azione ma il suo calcio supera la linea di pallone morto. Passa un minuto e lo stesso Gembal approfittando di un errore di ricezione dell’ala Magni, calcia l’ovale in avanti, se ne impossessa e lo deposita in meta. Mondet trasforma e il punteggio assume proporzioni vistose (19-0). Siena rifiata e finalmente Jesi si fa vedere nel momento apparentemente più buio, quando si ritrova in inferiorità numerica (al 30’ la terza linea Liberatore viene cacciata per dieci minuti). I marchigiani iniziano a giocare molto bene intorno ai raggruppamenti giocando un bel rugby sistematico. La partita, già piuttosto gradevole, diventa davvero bella. Al 36’ primo campanello di allarme per il Cus, schierato malamente sul settore sinistro. Passa un minuto e marchigiani raccolgono i frutti del loro lavoro, cogliendo la difesa bianconera impreparata sul fianco destro: calcio passaggio sull’ala Magni che schiaffeggia l’ovale verso l’accorrente Pulita. E’ meta. Molto bella, occorre aggiungere. Le due squadre vanno al riposo sul 19-7 in favore di Banca Cras.
Nei primi venti minuti della ripresa Jesi compie il massimo sforzo per rientrare in partita, ma la difesa senese tiene botta, ma è costretta a compiere numerosi falli. Le due squadre si fronteggiano con grande intensità, e anche con notevole correttezza, dando vita ad azioni molto belle che però non producono chiare azioni da meta. Al 20’ l’arbitro caccia Pezzuoli. Ora è il Cus che deve giocare in inferiorità numerica, ma proprio come nel primo tempo, l’inerzia della partita vira a favore a della compagine che, almeno teoricamente, avrebbe tutto da perdere da questa situazione. Siena riprende gradualmente i metri persi nella prima metà del tempo e, dopo un paio di maul sapientemente condotte da Rossi, va in meta allo scadere con Mondet (26-7). Da segnalare che tutte e quattro le segnature sono state realizzate dai “backs”, i giocatori “leggeri”. Meta che vale il punto di bonus. Si finisce con Jesi proteso alla ricerca di una seconda segnatura.
Grande la soddisfazione del clan senese per questa squillante affermazione, ottenuta ai danni di una compagine molto accreditata, che dalla mezz’ora in avanti ha messo in mostra un bel rugby. A fine partita Roberto Bartolomucci e Federico Mariani, ex giocatori e attuali dirigenti, dibattevano se questa fosse stata la migliore partita disputata dal Cus Siena. Da quando si gioca a rugby a Siena. Un buon segno.
La nota tecnica
Ottima la partenza di Siena, la cui mischia è predominante nel gioco aperto, nelle maul e nelle ruck, coadiuvata dal buon lavoro fatto dai tre quarti e dal mediano di mischia, che pulisce velocemente i raggruppamenti. Il dominio senese è costante durante tutta la frazione, spezzato solamente dalle sporadiche azioni offensive degli ospiti. Nel secondo tempo Jesi non ci sta, dando più velocità alla propria manovra, giocando alla base dei raggruppamenti per mantenere il possesso del pallone. Nonostante il passare del tempo il ritmo non cala con entrambe le squadre che si alternano all’attacco, per facilitare il guadagno territoriale le giocate al piede aumentano da entrambe le parti. La vera differenza è stata fatta dalla maggiore intensità difensiva della squadra bianconera e dalla mole di placcaggi delle terze linee.