Seduta positiva per i mercati asiatici, orfani ancora della Cina chiusa per festività, dopo le ultime indiscrezioni riguardanti la salute del Presidente statunitense Donald Trump che dovrebbe lasciare a breve l’ospedale dopo aver ricevuto un trattamento contro il Covid-19.
Le azioni sono aumentate in Giappone, Hong Kong e Australia, dove i volumi sono stati inferiori al normale mentre le azioni sudcoreane hanno registrato un aumento più modesto: un rialzo sostenuto dal miglioramento dei futures USA nella notte, saliti dopo un venerdì in ribasso per Wall Street.
In Giappone, le compagnie ferroviarie sono rimbalzate bruscamente dopo il recente crollo, aiutate dalle speranze di una maggiore domanda di viaggi, sostenuta dala campagna del governo per incoraggiare il turismo.
Nel frattempo gli investitori continuano a monitorare le trattative su nuovo pacchetto di stimoli fiscali negli Usa con il Presidente Trump che dall’ospedale ha ricordato attraverso twitter come “debba essere raggiunto un accordo”.
Sul fronte macro, a settembre il PMI finale servizi e composito ha messo a segno un miglioramento rispettivamente a 46,9 punti (45,6 preliminare) e 46,6 punti (45,5 preliminare), pur rimanendo sotto la soglia dei 50 punti.
Nel frattempo sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1725 mentre il dollaro/yen si muove in area 105,59. Tra le materie prime in ripresa le quotazioni del greggio con il Brent a 39,88 dollari (+1,6%) e il Wti a 37,74 dollari al barile (+1,9%). Oro in flessione a 1.897 dollari l’oncia (-0,5%).
Tornando ai listini asiatici, in Giappone Nikkei e Topix guadagnano rispettivamente l’1,1% e l’1,6 per cento.
Il tutto, dopo che venerdì a Wall Street il Nasdaq ha ceduto il 2,2%, lo S&P500 l’1% e il Dow Jones lo 0,5 per cento.
Fonte MarketInsight







