
Apertura debole a Wall Street, complici i parziali realizzi sul settore tecnologico dopo il recente rally. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,5% e lo S&P 500 lo 0,5%, mentre il Dow Jones resiste poco sotto la parità (-0,1%).
Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 881 mila unità, inferiori alle 950 mila unità previste dal consensus e in discesa rispetto al milione della settimana precedente.
L’agenda di oggi prevede inoltre l’indice Pmi servizi e l’Ism non manifatturiero di agosto. Il tutto in attesa dell’uscita domani del Job Report relativo allo scorso mese, dopo che i dati di ieri sul settore privato statunitense hanno mostrato un rallentamento della ripresa del mercato del lavoro.
Nel frattempo, i Centers for Disease Control and Prevention hanno reso noto che un vaccino potrebbe essere pronto per l’inizio di novembre, appena prima delle elezioni presidenziali.
Intanto sul Forex prosegue il recupero del biglietto verde nei confronti delle altre valute, dopo i minimi da oltre due anni toccati negli scorsi giorni. Il cambio dollaro/yen sale a 106,4, mentre l’euro/dollaro arretra a 1,184 in scia alle indiscrezioni secondo cui la Bce avrebbe messo in guardia da un eccessivo apprezzamento della moneta unica.
In calo le quotazioni del greggio con il Brent (-2,4%) a 43,4 dollari e il Wti (-2,4%) a 40,5 dollari, nonostante la diminuzione delle scorte Usa evidenziata ieri dai dati settimanali Eia.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si attesta allo 0,64% e quello del biennale allo 0,13%.
Fonte MarketInsight