
Prima parte di seduta all’insegna della cautela per i listini azionari europei, in linea con l’andamento poco mosso dei futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.
A Milano il Ftse Mib scambia in frazionale rialzo (+0,2%) in area 20.070 punti, leggermente positivo come il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) mentre il Ftse 100 di Londra viaggia debole a -0,1%.
Gli operatori continuano a monitorare i segnali contrastanti sul fronte Usa-Cina, sulla pandemia e quelli provenienti dall’agenda macroeconomica. Il tutto in attesa dell’intervento di domani di Jerome Powell, presidente della Fed, da cui potrebbero emergere indicazioni sulla revisione del framework di politica monetaria della banca centrale americana, che dovrebbe comprendere una nuova strategia di inflazione.
In mattinata è stato diffuso il dato sulla fiducia dei consumatori francesi, stabile a 94 punti, mentre nel pomeriggio si attendono gli ordini di beni durevoli negli States del mese di luglio, dopo il dato deludente di ieri sulla fiducia dei consumatori americani, ai minimi dal 2014.
Tra le materie prime, l’oro scende a 1.919 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del greggio si mantengono in prossimità dei massimi da 5 mesi con il Brent (+0,2%) a 46,4 dollari e il Wti (+0,2%) a 43,4 dollari al barile, in vista dell’arrivo sulle coste americane dell’uragano Laura, che potrebbe determinare un calo della produzione.
Sul Forex, l’euro/dollaro scambia in lieve ribasso a 1,181 mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta poco mosso a 106,3.
Nel comparto obbligazionario, lo spread Btp-Bund torna in area 142 punti base, con il rendimento del decennale italiano stabile a quota 1,02%.
Tornano infine a Piazza Affari, sul Ftse Mib spicca Telecom Italia (+4,6%) dopo l’ok del governo all’ingresso di KKR nella rete secondaria. Ben intonata anche Atlantia (+1,7%) in vista del Cda straordinario di giovedì prossimo sul futuro della controllata Aspi, mentre le vendite si concentrano sulle utilities e in particolare su Terna (-1,7%) ed Hera (-1,2%).
Fonte MarketInsight