
di Giorgio Mancini
SAN GIMIGNANO – “Una donna di nome Maria è arrivata stanotte dal Sud – cantava Bruno Lauzi – ma ha portato qualcosa di più…”
Sì, qualcosa quella donna lo portava già nei suoi geni ereditari: il tennis. Maria Teresa Vazzana, che per tutti coloro che la conoscono e frequentano è solamente Teresa, è nata a Reggio Calabria. Quarta figlia – gli altri tre fratelli sono maschi – del conosciutissimo Bruno, maestro di tennis che, in gioventù, aveva giocato anche a calcio nella serie B, giunse in Toscana quando aveva pochi mesi. A quattro anni cominciò a giocare sui campi di terra rossa con le sue prime racchette, con un insegnante molto particolare e privato: babbo Bruno, che riusciva a trasmettere la sua passione anche ai figli, alcuni dei quali seguiranno la sua professione di maestro.
Teresa cresceva giocando tra “battute, servizi, set e game”, diventata grande, ha messo la sua racchetta al servizio, con grande successo, del Junior Tennis Club di Perugia. Erano gli inizi degli anni ’80, fino agli anni ’90. Teresa Vazzana, diventata maestro nazionale di tennis, viene chiamata, sette anni fa, al Circolo Tennis di San Gimignano. Un lavoro lungo, paziente e silenzioso, dove le sue caratteristiche di insegnante vengono apprezzate in modo particolare dai bambini che si affacciano sui campi di terra rossa.
I risultati, ad oggi, sono evidenti: in pochi anni riesce a far classificare ben sette allievi, tra maschi e femmine che hanno scelto di fare agonismo, nella classifica della Federazione Italiana Tennis. Addirittura, una bambina di soli 11 anni, grazie al lavoro di Teresa, con l’aiuto di Bruno, è stata invitata in California, la scorsa estate, a frequentare una delle più prestigiose scuole internazionali di tennis. Anche lo scorso anno, Teresa ha insegnato i primi rudimenti di questo sport ad oltre cinquanta bambini, facendo perfezionare i ragazzi sotto i 15 anni della squadra agonistica, con ottimi risultati, considerando, soprattutto, che il Circolo del Tennis di San Gimignano mette a disposizione per gli allenamenti dei giovani, nella stagione invernale, periodo intenso per i tornei, un solo campo coperto, sul quale i ragazzi devono alternarsi nelle poche ore disponibili libere dagli impegni scolastici. E i successi sportivi dei ragazzi sangimignanesi sono gli stessi, se non superiori, a quelli di altri giovani appartenenti ad altri club, che hanno, magari, la possibilità di allenarsi molto di più.
E proprio l’affetto e la stima che lega questi ragazzi alla loro maestra, cresciuti sotto la guida amichevole e amorevole, ma decisa, di Teresa, è forse la più grande ricompensa per questa ragazza arrivata dal sud, che cerca di trasmettere anche lo stile, la classe, la lealtà di uno sport che non ha bisogno di schierare, tra giocatori e pubblico, agenti in assetto antisommossa. Ma non sempre tutti gli adulti riescono a comprenderlo, i ragazzi, quelli più in gamba, sì.
SAN GIMIGNANO – “Una donna di nome Maria è arrivata stanotte dal Sud – cantava Bruno Lauzi – ma ha portato qualcosa di più…”
Sì, qualcosa quella donna lo portava già nei suoi geni ereditari: il tennis. Maria Teresa Vazzana, che per tutti coloro che la conoscono e frequentano è solamente Teresa, è nata a Reggio Calabria. Quarta figlia – gli altri tre fratelli sono maschi – del conosciutissimo Bruno, maestro di tennis che, in gioventù, aveva giocato anche a calcio nella serie B, giunse in Toscana quando aveva pochi mesi. A quattro anni cominciò a giocare sui campi di terra rossa con le sue prime racchette, con un insegnante molto particolare e privato: babbo Bruno, che riusciva a trasmettere la sua passione anche ai figli, alcuni dei quali seguiranno la sua professione di maestro.
Teresa cresceva giocando tra “battute, servizi, set e game”, diventata grande, ha messo la sua racchetta al servizio, con grande successo, del Junior Tennis Club di Perugia. Erano gli inizi degli anni ’80, fino agli anni ’90. Teresa Vazzana, diventata maestro nazionale di tennis, viene chiamata, sette anni fa, al Circolo Tennis di San Gimignano. Un lavoro lungo, paziente e silenzioso, dove le sue caratteristiche di insegnante vengono apprezzate in modo particolare dai bambini che si affacciano sui campi di terra rossa.
I risultati, ad oggi, sono evidenti: in pochi anni riesce a far classificare ben sette allievi, tra maschi e femmine che hanno scelto di fare agonismo, nella classifica della Federazione Italiana Tennis. Addirittura, una bambina di soli 11 anni, grazie al lavoro di Teresa, con l’aiuto di Bruno, è stata invitata in California, la scorsa estate, a frequentare una delle più prestigiose scuole internazionali di tennis. Anche lo scorso anno, Teresa ha insegnato i primi rudimenti di questo sport ad oltre cinquanta bambini, facendo perfezionare i ragazzi sotto i 15 anni della squadra agonistica, con ottimi risultati, considerando, soprattutto, che il Circolo del Tennis di San Gimignano mette a disposizione per gli allenamenti dei giovani, nella stagione invernale, periodo intenso per i tornei, un solo campo coperto, sul quale i ragazzi devono alternarsi nelle poche ore disponibili libere dagli impegni scolastici. E i successi sportivi dei ragazzi sangimignanesi sono gli stessi, se non superiori, a quelli di altri giovani appartenenti ad altri club, che hanno, magari, la possibilità di allenarsi molto di più.
E proprio l’affetto e la stima che lega questi ragazzi alla loro maestra, cresciuti sotto la guida amichevole e amorevole, ma decisa, di Teresa, è forse la più grande ricompensa per questa ragazza arrivata dal sud, che cerca di trasmettere anche lo stile, la classe, la lealtà di uno sport che non ha bisogno di schierare, tra giocatori e pubblico, agenti in assetto antisommossa. Ma non sempre tutti gli adulti riescono a comprenderlo, i ragazzi, quelli più in gamba, sì.