ROMA. "Se i ragazzi sono uniti, non saranno mai sconfitti". E' un frase presa in prestito dagli Who ad aprire il corteo con il quale migliaia di ultras arrivati da tutta Italia stanno sfilando per le strade della capitale per ribadire il loro no alla "tessera del tifoso", la card che a partire dal prossimo anno, per volere del Viminale, sara' indispensabile per seguire la propria squadra in trasferta. Circa 300 i gruppi ultras che si sono dati appuntamento a piazza dell'Esquilino, sotto la Basilica di Santa Maria Maggiore: bandite sciarpe e bandiere dei club, come pure i simboli politici, molti dei partecipanti – come chiesto dai promotori – indossano felpe e t-shirt bianche con sul petto scritte anti-tessera e sul retro la citta' di provenienza. Assenti, come previsto, le tifoserie di Milan, Bologna, Siena e Fiorentina, quest'ultima ormai ritenuta estranea al movimento ultras in quanto accusata di collaborare in maniera troppo stretta con il questore del capoluogo toscano. Prima della partenza, e' stato distribuito un breve vademecum di comportamento con le raccomandazioni ad "attenersi ai cori che verranno lanciati dai megafoni dell'organizzazione" e a rivolgersi "per qualsiasi problema ai ragazzi del servizio d'ordine", riconoscibili dalla fascia rossa sul braccio.