"Serve un percorso di rilancio che parta dal basso"

SIENA. “L’atteggiamento negazionista, teso ad occultare la portata storica della pesante sconfitta elettorale del 24 Giugno scorso – afferma Claudio Parigi, membro dell’assemblea cittadina del Pd di Siena – che emerge dal documento approvato alcuni giorni fa dall’assemblea ormai frequentata solo dai superstiti del Pd senese, non serve per ripartire e per rilanciare il partito nella società cittadina.
La maggioranza, che ha eletto Vigni e Anatrini – prosegue Parigi – e ha condotto a testa bassa il Pd alla sconfitta, continua tuttora ostinatamente a ricoprire ogni tipo di incarico, oltre ad aver fallito nella sua missione non ha né la lucidità, né le idee e soprattutto non dispone della credibilità sufficiente per aprire una nuova fase. Per il momento non è stata nemmeno in grado di per calarsi, con efficacia, nell’attività della minoranza consiliare che dovrà incalzare sindaco e giunta con una nuova capacità di elaborazione e di iniziativa.
I nostri iscritti ed i nostri elettori – incalza Parigi – si aspettano ben altro: una analisi critica dei motivi profondi della sconfitta, dei mutamenti sociali, dei rivolgimenti culturali che dal 2011 ad oggi hanno portato il Pd a perdere migliaia di voti. Serve un bagno di umiltà ed una vera disponibilità all’ascolto per ricostruire una comunità, oggi lacerata, e per fondare un nuovo progetto. Richiamare l’attualità del programma per Siena, che è stato bocciato nelle urne, significa attardarsi inutilmente. Il Pd deve ricominciare dal basso: verificare il proprio insediamento, la propria struttura organizzativa, tenere una conferenza programmatica” dopo avere ricostruito ogni tipo di relazione sociale. La destra ha solo giocato d’astuzia profittando del dilettantismo altrui e non darà a Siena alcuna progettualità. Anche per questo il Pd ha il dovere di pensare la Siena del futuro”.
Sono temi sui quali sono chiamati a riflettere anche i livelli superiori del Partito, non immuni da responsabilità – conclude – per sbloccare una situazione caratterizzata da un dannoso arroccamento. La città ha bisogno di un partito che torni alla realtà, accetti la sconfitta, sia minoranza intelligente e combattiva, senza cadute di stile e controcanti cabarettistici , faccia uno scatto in avanti con un nuovo progetto per riconquistare il governo cittadino.”