"Bisogna continuare ad investire nella sinergia tra arte, cultura e le vocazioni eno-gastronomiche"
SIENA. Da Walter Biagini ed Elisabetta Rossoni (In campo) riceviamo e pubblichiamo.
“Siena, città antica e bellissima. Gioiello architettonico incastonato in una campagna dalle mille sfumature cromatiche; territorio che offre antichi e preziosi sapori. Patrimonio inestimabile di cultura, tradizione ed arte.
Questa città, che un tempo ha poggiato le sue fortune su una banca profondamente legata al territorio, oggi deve guardare altrove per immaginare il proprio futuro. E in questo quadro immaginario, nell’opera pittorica che disegna il futuro della città, deve trovare posto, in una composizione armonica di forme e colori, tutto ciò che caratterizza questa comunità e il territorio in cui vive.
Allora, nell’immaginario quadro del futuro, deve continuare ad esserci la banca, con un ruolo e un’importanza forzatamente minori del passato; deve esserci il polo farmaceutico che ancora Siena alla più avanzata ricerca nel campo delle scienze della vita; deve esserci l’Università, punto di riferimento della cultura tradizionale ma che deve essere anche strumento di profonda innovazione attraverso cui proiettarci nel futuro; devono certamente esserci le Contrade ed il Palio, depositarie di tradizioni secolari che caratterizzano Siena e che la rendono unica al mondo; e deve esserci il suo patrimonio artistico ed il suo territorio con le vocazioni e i prodotti di eccellenza che rappresentano un volano importantissimo del turismo e dell’economia agro-alimentare di questa provincia.
E’ su quest’ultimo punto che vorre mmo soffermarci. Bisogna continuare ad investire nella sinergia tra arte, cultura e le vocazioni eno-gastronomiche del territorio insistendo con le iniziative che, nel corso dell’anno, abbinino alla cultura ed all’arte la degustazione di prodotti tipici senesi. C oinvolgendo ristoratori, attività ricettive, guide ed associazioni locali. Dobbiamo offrire al turista l’intera gamma delle eccellenze che magari trova anche altrove, ma che solo qui può gustare in un contesto così particolare, dove arte e cultura si fondono in profumi e sapori che lo avvolgono in una nebbia antica fatta di tradizione e di inimmaginabile bellezza. Possono essere individuati nuovi spazi per una offerta continuativa durante l’anno, la valorizzazione dei locali ed il recupero ad una nuova funzione propulsiva dell’Enoteca Italiana è senz’altro un progetto ambizioso, ma Siena se lo merita.
Il turismo è uno dei volani più importanti della nostra economia. Sfruttare tutte le opportunità che riusciamo ad immaginare per incrementarlo è un dovere che abbiamo nei confronti di tutti coloro che attraverso questa risorsa vivono e creano opportunità di lavoro che altrimenti andrebbero perse”.
