Due uomini hanno cercato di raccogliere offerte per un presunto ente benefico ma sono stati scoperti
SIENA. Due uomini di 36 e 37 anni provenienti da Napoli hanno fatto un giro in centro a Siena, battendo in particolare alcuni esercizi pubblici, sostenendo di essere impegnati in una raccolta fondi per un’associazione che si occupa di assistenza all’infanzia. Esibivano un opuscolo divulgativo sulle attività svolte dall’ente filantropico, recante il patrocinio di enti e istituzioni di assoluto rilievo.
Dal momento che gli interlocutori affrontati nella giornata avevano mostrato tutto il loro scetticismo nei confronti di quell’anomala situazione, indotta forse anche dal fatto che chi chiede denaro per presunti nobili scopi desta sempre una qualche perplessità, per la frequenza con la quale si scoprono truffe e raggiri in proposito, i due cambiavano strategia, presentandosi come Carabinieri in borghese, impegnati in attività benefiche. La circostanza era comunque strana, anzi forse ancora più anomala, dal modo di fare i due non apparivano affatto quelli che sostenevano di essere. Tanto più che i Carabinieri non possono andare in giro a raccogliere denaro. Così, un cittadino, insospettito dalla strana situazione, ha chiamato un maresciallo di sua conoscenza, che subito ha attivato una squadra di (veri) Carabinieri in borghese e hanno scoperto che i due avevano avuto sì a che fare con l’Arma, ma nel senso che i Carabinieri li avevano denunciati più volte.
Sono ora in corso accertamenti anche sull’associazione a nome della quale si sono presentati, perché il fine benefico presunto dovrebbe anche essere dimostrato, oltre che esibito. A fine giornata i due ospiti della città di Siena hanno rimediato soltanto una denuncia per tentata truffa ed un’altra per usurpazione di titoli e onori. A Siena torneranno di sicuro, quanto meno per rispondere alle accuse che potranno esser loro rivolte dalla locale Procura della Repubblica.