n mostra al San Niccolò un reportage fotografico di Antonella Pizzamiglio
Leros 14 (Foto di Antonella Pizzamiglio) SIENA. Il percorso fotografico inizia raccontando le drammatiche condizioni di vita degli internati dell’ospedale psichiatrico di Leros, isola greca, e si snoda attraverso le immagini degli ex degenti a più di venti anni di distanza, le fotografie dedicate agli spazi abbandonati di alcuni ex O.P. in Italia e quelle dell’ex manicomio di Leros oggi, divenuto un centro di accoglienza per migranti.
Tutto questo è “Leros, il mio viaggio – percorso fotografico di Antonella Pizzamiglio”, inserito nel cartellone del Festival Siena Città Aperta, un’esposizione che fa parte delle celebrazioni per i 200 anni dell’ex ospedale psichiatrico San Niccolò, ed è a cura delle associazioni Culturing e il lavoro culturale.
Dicono in proposito all’iniziativa gli organizzatori: “Vogliamo affrontare con questa mostra i temi della diversità e del diritto di ogni persona a vivere un’esistenza dignitosa che possa e sottolineare l’importanza che l’arte e la cultura, unite all’impegno civile, hanno nella scoperta e nella diffusione di fatti, luoghi e storie che troppo spesso sono dimenticati o volutamente rimossi”.
La mostra, in programma dal 15 febbraio al 15 marzo negli spazi dei voltoni del Palazzo San Niccolò, è composta da oltre 60 fotografie divise in 4 sezioni e ospita un’installazione audio. Attraverso le foto si potrà ripercorrere il viaggio di Pizzamiglio all’interno dell’ospedale psichiatrico dell’isola di Leros dove uomini e donne erano abbandonati a se stessi nella sporcizia, in condizioni igieniche disumane, fuori da qualsiasi rapporto sociale. Il caso dell’ospedale fu portato all’attenzione mondiale proprio grazie alla fotografa italiana e al reportage da lei coraggiosamente realizzato nel 1989.
L’inaugurazione si terrà giovedì 15 febbraio alle ore 17,00 con una tavola rotonda presso l’ex cappella del palazzo S.Niccolò e sarà moderata da Maria Cristina Addis dell’Università di Siena; Antonella Pizzamiglio parlerà della sua esperienza, offrendo spunti per una riflessione sul destino e il recupero materiale e immateriale delle testimonianze degli ex ospedali psichiatrici in Italia e in Europa. Prenderanno parte alla tavola rotonda anche Carolin Angerbauer per l’Associazione Culturing e Massimiliano Coviello de il lavoro culturale.
La mostra rimarrà aperta al pubblico secondo gli orari di apertura del complesso del S.Niccolò (dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 19,30). L’ingresso è libero.






