Gli appuntamenti in questo fine settimana saranno caratterizzati dalla scoperta dei beni archeologici del territorio
CHIUSI. Nel pomeriggio di sabato 6 gennaio per festeggiare l’Epifania una Befana un po’ speciale, alle 14,30 accoglierà i visitatori offrendo preziosi doni “culturali”, come la visita alla tomba dipinta della Scimmia con l’eccezionale ciclo di pitture del suo atrio accompagnati dal personale del museo, e giochi a tema per grandi e piccini.
Domenica 7 gennaio, alle 16 nell’ambito della rassegna Libriamoci, Mariangela Colella della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena, Chiara Lanari, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune della Città di Chiusi, Maria Angela Turchetti, direttore del Museo Nazionale Etrusco presentano insieme all’autore e alla casa editrice il nuovo volume “Il Paradigma di esse” di Evaristo Andreoli Seghetta, ed.Passigli, 2017.
Al centro dell’opera la riflessione sull’esistenza umana e sul senso dell’essere, originalmente declinato nelle forme del paradigma del verbo latino con sezioni organizzate intorno a “sum, es, fui, esse”.
La lettura delle poesie sarà intervallata da brani musicali eseguiti al clarinetto e al flauto traverso da Giovanni e Marta Mignoni.
A seguire, alle 18, Il Comune della Città di Chiusi, Il Polo Museale della Toscana – Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, Il Museo della Cattedrale, il Gruppo Archeologico della Città di Chiusi ringraziano la famiglia di Carlo Ricci e presentano in anteprima la collezione Ricci donata al museo in occasione delle festività natalizie, a quindici anni esatti dalla dichiarazione di eccezionale interesse archeologico del 24 dicembre 2002.
La raccolta costituita dal dott. Enzo Ricci agli inizi del 900, a parte qualche oggetto acquisito sul mercato antiquario, si compone di reperti prevalentemente chiusini, alcuni dei quali provenienti dalla collezione Paolozzi per il tramite del fattore della famiglia, ed è la più cospicua donazione degli ultimi anni al Museo Nazionale Etrusco, dopo le donazioni storiche della Collezione Paolozzi e della Collezione Mieli Servadio, acquisite allo Stato rispettivamente nel 1907 e 1934.
Oltre all’indubbio valore patrimoniale dei reperti, elevato è il significato simbolico di questo gesto per la collettività locale e nazionale, rappresentando la restituzione alla godibilità pubblica di un patrimonio importante e utile alla ricostruzione della storia di città e territorio.
Alla presentazione interverranno il sindaco del Comune della città di Chiusi Juri Bettollini, il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune della Città di Chiusi, Dott.ssa Chiara Lanari, il presidente del Gruppo Archeologico della Città di Chiusi, Enrico Mearini, la famiglia Ricci, il direttore del Museo, e l’equipe di studio e restauro composta da Alida Cazzato, Enzo Eric Toccaceli, Edoardo Albani, Cristina Balducci ed Elisa Salvadori che si occuperanno degli aspetti conservativi e scientifici della Collezione.
Nell’occasione verrà presentata preliminarmente la collezione nel suo complesso e il restauro di alcuni dei reperti la cui esposizione integrale è prevista nei primi mesi del 2018, quando sarà inaugurata la mostra “Omaggio a Chiusi. Materiali archeologici donati, recuperati, ritornati”.
La mostra sarà anche occasione per esporre il materiale del Museo recuperato dopo il furto del 1971 e i reperti in prestito dal Badisches Landesmuseum di Karlsruhe nell’ambito di un accordo di scambi internazionali.