
MONTEPULCIANO. Filippo Timi è l’attore più acclamato della nuova generazione. Al cinema si è imposto con “Vincere” di Marco Bellocchio, ma ha lavorato anche con autori come Salvatores e Ozpetek, affermandosi tra i festival di Cannes, Venezia e Berlino.
A Montepulciano, Timi presenta Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche: martedì (9 marzo), ore 21.15, la stagione teatrale del Poliziano si arricchisce quindi di un nuovo e attesissimo evento. Il titolo della rappresentazione riprende un’affermazione attribuita alla regina Maria Antonietta, ma il fulcro della vicenda è la figura di Amleto. Qui però il capolavoro di Shakespeare è solo un punto di partenza, perché lo spettacolo è un gioco di scatole cinesi, di teatro dentro il teatro: Amleto che mette in scena Amleto di fronte alla madre e alla corte. Filippo Timi, oltre ad essere il protagonista e regista della pièce, ha anche scritto il testo insieme a Stefania De Stantis, lavorando sugli errori, sull’essere e sugli inciampi dell’essere: va in scena di tutto, da Battisti a Marylin. Insomma, una commedia in equilibrio tra potere, oblio, frivolezze e pazzia.
Amleto non riuscirà a pronunciare il celebre "essere e non essere", ma anche al resto della compagnia risulterà difficile farlo: l'autore ha scritto un monologo ad hoc per ogni ruolo. Soltanto Ofelia rimane fedele alla tradizione perché crede ancora di dover recitare la parte dell'innamorata e quando, ignara, si avvicinerà ad Amleto dovrà fare i conti con la realtà: tutto quell'amore che lei cerca, lui non glielo potrà mai dare perché è troppo concentrato su se stesso.
Una scena dal dichiarato sapore vintage, realizzata con materiale di recupero, dal vecchio sipario rattoppato, ai costumi degli attori. Una commedia ironica che, tra il sacro e il profano, vuole esser anche un appuntamento con la verità.
"Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche è una risposta assurda – commenta Timi – a un problema reale. Anche Amleto è tutto un paradosso: mi sono limitato ad esasperarlo. Il mio è un Amleto decisamente comico. È uno spettacolo molto concreto, quasi pornografico, ma insieme lo vorrei sublime. Vorrei cioè che il pubblico ridesse e piangesse nello stesso momento".
TEATRO POLIZIANO – Via del Teatro, 6 – Tel. 0578 757089 – www.fondazionecantiere.it