La candidata alla segreteria comunale del Pd ha presentato il programma

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SIENA. L’area senese che fa riferimento nel Pd al ministro della giustizia Andrea Orlando punta su Fiorenza Anatrini nella corsa per la segreteria comunale. Una persona non certo nuova della politica, provenendo dalle esperienze del Partito Comunista e da quelle successive alla sua trasformazione. Potremmo definirla, senza alcuna offesa, un “usato sicuro” per i suoi sostenitori.
Esperienze di lungo corso si sentono anche dal suo programma quando dice che “non convince l’idea di un partito interamente costruito attorno alla figura del ‘leader’: servono persone, idee, organizzazione”. Anatrini è una dei cinque candidati alla corsa per la segreteria di un partito in cui prevale la divisione, la contrapposizione e dove si parla poco di programmi per una capoluogo che avrebbe necessità di pensare a lungo termine una strategia di sviluppo. La stessa Anatrini ha cercato di trovare il filo, con gli altri concorrenti, di una candidatura unitaria. Ma stamani nel corso della conferenza stampa nella quale si è presentata, ha riconosciuto che è stato un tentativo “impossibile”. Anche per “la divisione dell’area dei renziani”, ha aggiunto.
Per cui si vedrà quali sono le percentuali che prenderanno i singoli candidati dal migliaio di aventi diritto al voto. Quasi certo che non verrà fuori dalla consultazione, che inizierà giovedi per concludersi il 22 ottobre, il segretario di Siena città: tutto sarà deciso nella successiva assemblea comunale del 29 ottobre.
Se Anatrini sarà eletta la aspetta un compito improbo. Nel suo programma il punto chiave è quello di “recuperare le persone disperse”, quelle cioè che si sono allontanate dal partito con la gestione Renzi. Insomma, secondo Anatrini occorre “un nuovo cantiere del centro sinistra anche con una forte impronta civica”. Sulla sindacatura di Bruno Valentini ha sottolineato che “va valutata sulle cose che sono state fatte: la sua amministrazione è iniziata in un periodo di grandi difficoltà. Sono state fatte però cose molto importanti sul bilancio e sul sociale”. E sulla posizione assunta dall’associazione Confronti riguardo a Valentini ha aggiunto: “credo che ci vogliano altri metodi per stare tutti insieme”. Del resto nel suo programma c’è anche quello “di contribuire ad un governo unitario del partito”.