"Visti gli indebitamenti e la somma che la Sei deve ad Aisa per i crediti maturati per la TIA, ci chiediamo dove e come verranno reperiti ulteriori danari"

SIENA. La notizia dell’aumento dei compensi per il nuovo CDA di Sei Toscana lascia alquanto basiti.
Non sotto il profilo della legittimità dell’operazione, quanto per l’opportunità di aumentare di oltre il 50% i compensi in una fase ancora molto delicata e di non facile soluzione.
Visti gli indebitamenti attuali e la somma che la Sei deve ad Aisa per i crediti maturati per la TIA, ci chiediamo dove e come verranno reperiti ulteriori danari per pagare i lauti compensi del cda. Non vorremmo che tutto ciò ricadesse sui cittadini.
Già nel Marzo scorso avevamo denunciato un peggioramento dei risultati economici della nuova gestione dei rifiuti. Dal 2013 ad oggi i costi per i cittadini della nostra provincia sono aumentati del 13% rispetto alla media toscana, così come i costi unitari di smaltimento, aumentati anche questi del 20%.
Il caos che regna ancora non contribuisce a migliorare i servizi; si pensi infatti all’assenza dei requisiti per la realizzazione di opere edili, che comporta un grave danno per un Comune come Poggibonsi che attende ancora una piattaforma per raccogliere i rifiuti.
Auspichiamo che i Comuni della Provincia, a partire da Siena Poggibonsi a guida PD, esprimano il loro netto dissenso sull’aumento dei compensi del Cda dando un segnale di discontinuità che è mancato invece quando, mesi fa, la società venne commissariata.
Ad oggi l’unico dato certo è l’aumento dei compensi degli amministratori, mentre i dubbi sulla funzionalità e sull’economicità del sistema continuano ad aumentare.
Francesco Michelotti
Dirigente regionale Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale