KATMANDU. Il corpo dell’alpinista americano Scott Fischer e’ stato ritrovato sulla cima dell’Everest 14 anni dopo la sua morte. Il cadavere della guida e’ stato rinvenuto dalla spedizione Extreme Everest Expedition 2010 nella cosiddetta “zona della morte”. Lo annuncia Chakra Karki, coordinatore dell’operazione di raccolta rifiuti cominciata ad aprile per ripulire le pendici del versante nepalese della montagna piu’ alta del mondo. Scott Fischer mori’ il 10 maggio 1996 quando una violenta tempesta si abbatte’ su diverse cordate e morirono in totale dodici alpinisti, fra questi anche la nota guida alpina Bob Hall. Fu una delle tragedie piu’ gravi della storia dell’alpinismo sull’Everest. Il corpo, su volere della famiglia, non e’ stato spostato da dove si trova ora.