Cub Sallca però è interessato al destino dei lavoratori
ROMA. Da Cub Sallca – segreteria nazionale riceviamo e pubbòichiamo.
“Si è giunti nelle settimane scorse al drammatico epilogo del default pilotato per le banche venete, mentre Banca MPS si avvia verso una tardiva e sofferta nazionalizzazione. Ci sono enormi responsabilità dietro queste vicende, che andranno sviscerate in profondità senza alcuna reticenza. La consueta abitudine di consegnare ai “privati” le attività profittevoli e addossare allo stato le perdite conseguenti al fallimento dei “mercati” trova qui due fulgidi esempi.
Nel caso veneto si consegna la parte sana al salvataggio di Intesa Sanpaolo, mentre si lascia la “bad bank” a carico dello Stato. Nel caso MPS non si è neanche trovato un cavaliere bianco che si sacrificasse e sarà lo Stato a farsi carico dell’intera partita. Solo a risanamento avvenuto, la banca “ripulita” sarà riconsegnata ai privati. In entrambi i casi, azionisti e obbligazionisti subordinati saranno quasi totalmente azzerati.
A noi interessa però il punto di vista dei lavoratori, che da questa tornata rischiano di uscire pesantemente sconfitti. Esclusi i fortunati che accederanno all’esodo, dopo anni di agonia post-Fornero, quelli che resteranno dovranno affrontare non pochi problemi. L’emergenza occupazionale verrà cavalcata dalle aziende per andare alla carica dei nostri diritti residui, per trattare da posizioni di forza, per farci arretrare. Preparano un CCNL di svolta e dobbiamo prepararci a fare quadrato. Buona lettura”.