Blitz di Forza Nuova alla Stazione di Siena

SIENA, “Il motivo canzonatorio – dichiara il Segretario di FN Siena Alessandro Dolci – con il quale venivano sbeffeggiate le sanzioni inglesi contro l’Italia fascista è stato utilizzato dai militanti di Forza Nuova che, in polemica con l’atto di indirizzo approvato dal Consiglio Comunale di Siena il 14 luglio scorso, hanno srotolato uno striscione davanti alla torre cilindrica della Stazione di Siena, struttura fascista inaugurata il 25/11/1935.
Ebbene – spiega Dolci – a seguire le logiche del Sindaco Valentini e dell’On. Fiano, promotore della recente proposta di legge anti-fascista, allora si dovrebbero abbattere con un sol colpo anche lo Stadio Artemio Franchi (all’epoca Rino Daus,1938), la Camera di Commercio e il Palazzo dell’Inail, o magari gli edifici di via Diaz solo perché opere “viventi” del Fascismo? Sono forse questi i reali problemi di Siena e dell’Italia?
La realtà – continua Dolci – è un’altra: di fatto questi signori propongono leggi liberticide per distogliere l’attenzione dalle loro precise e gravissime responsabilità locali e nazionali, queste ultime in particolare legate all’invasione immigratoria e alla tratta di esseri umani gestita dalle Ong, degli ultimi vergognosi governi. In altre parole, mentre entrano migliaia di potenziali terroristi sul suolo nazionale questi personaggi pensano a legiferare persino contro i gadgets.
Quanto al contesto senese – precisa Dolci – noi riteniamo che un atto di indirizzo politico – amministrativo volto ad impedire di fare attività politica andrebbe rivolto proprio ai “compagni” del PD senese che, negli ultimi quindici anni, hanno distrutto Siena, si sono mangiati Mps mandando in fumo oltre 50 milioni di euro in dieci anni (fonte Commissione di Inchiesta Regionale), hanno gravi responsabilità, dirette od indirette, per il buco dell’Ateneo di Siena, per la crisi ed i licenziamenti all’Enoteca italiana, per la dequalificazione dell’Ospedale Le Scotte e del sistema Siena 118, per il fallimento della Siena Biotech, per la situazione della Sansedoni, per il fallimento della Mens Sana.
Al Sindaco Bruno Valentini – conclude Dolci – domandiamo se, dato che in ciascuna di queste situazioni sono emersi nomi, cognomi e responsabilità di personaggi legati a doppio filo con politica e massoneria, il PD abbia dimostrato di rispettare la storia della Città di Siena, le sue Istituzioni e le generazioni future.
(Comunicato stampa dellala segreteria di Forza Nuova Siena)