Il sindaco ha risposto all’interrogazione di Carolina Persi

SIENA. I rapporti con la partecipata “Terre di Siena Lab”, nata nel 2016 dalla scissione parziale di Apea srl e chiamata a svolgere attività in ambito di sviluppo economico e sociale attraverso il reperimento di fonti di finanziamento esterne, ha costituito il tema dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare di ieri, 9 maggio, da Carolina Persi e Massimiliano Bruttini.
Dopo aver ricordato come, lo scorso 2 agosto, il Consiglio abbia assunto l’impegno di verificare le ragioni del mantenimento della propria partecipazione in “Terre di Siena Lab” a distanza di un anno, la consigliera Persi ha citato la convenzione approvata dall’assise per la costituzione e il funzionamento di un partenariato tra enti locali per l’elaborazione e l’attuazione di un progetto del Ministero dell’Ambiente nell’ambito di un programma sperimentale di mobilità sostenibile: una proposta progettuale avanzata da “Terre di Siena Lab”.
Persi ha richiamato anche le esternazioni di alcuni componenti dell’Amministrazione comunale circa la necessità di strutturare un ufficio interno preposto alla ricerca di finanziamenti da bandi regionali, nazionali e comunitari, ritenute non assonanti rispetto alle intenzioni della Giunta di costituire un rapporto con “Terre di Siena Lab” volto alla predisposizione, alla presentazione e all’eventuale realizzazione di progetti. La consigliera ha domandato al sindaco se ritenga ancora prioritario mantenere l’indirizzo espresso circa la necessità di strutturare un ufficio preposto alla progettazione e al fundraising; inoltre, ha chiesto di conoscere i motivi per i quali si attiverebbe un rapporto convenzionale con “Terre di Siena Lab”, ritenuto concorrente rispetto a un ipotetico ufficio comunale. Persi, infine, ha sollecitato il sindaco a sottoporre all’assise la verifica sull’opportunità del mantenimento della partecipazione societaria in “Terre di Siena Lab”.
Il sindaco ha ricordato che all’interno dell’organigramma comunale è stato creato un ufficio finanziamenti, attualmente composto da due persone oltre ad una ulteriore unità che svolge attività di supporto. L’ufficio ha recentemente predisposto la documentazione per la presentazione di progetti su linee di finanziamento europee per le quali il Comune di Siena svolge il ruolo di capofila; inoltre, sono state presentate domande per la partecipazione a bandi ministeriali e regionali, sempre con il lavoro di personale interno, in quanto l’Amministrazione limita il ricorso al supporto esterno solo quando strettamente necessario.
Il primo cittadino ha affermato come non sia stata stipulata una convenzione con la società “Terre di Siena Lab”, alla quale l’Amministrazione, attraverso affidamenti specifici, ricorre nel caso in cui gli uffici non siano in grado di rispettare le scadenze dei bandi e, comunque, senza delegare interamente la predisposizione del progetto da presentare.
Ribadendo la volontà di rispettare l’impegno assunto con il Consiglio, il sindaco ha affermato di voler attendere il testo definitivo del decreto bis sulle partecipate pubbliche, il cosiddetto decreto Madia, al fine di poter valutare compiutamente, insieme all’assise, l’opportunità del mantenimento delle quote nella società “Terre di Siena Lab”.
In conclusione, il sindaco ha informato che lo scorso 2 maggio la V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati e la I Commissione Affari Costituzionali del Senato hanno reso il loro parere sullo schema di decreto correttivo in materia di società pubbliche partecipate e che all’interno dei pareri sono presenti rilevanti condizioni e osservazioni. Dopo la sua approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, l’Amministrazione presenterà una specifica proposta sul destino di “Terre di Siena Lab” al consesso cittadino.
La consigliera Persi ha espresso soddisfazione per la risposta esaustiva e dettagliata e ha ribadito la necessità di una verifica sull’opportunità che il Comune di Siena continui a mantenere quote di partecipazione nella società.