Il funerale di Olmastroni si svolgerà il 1° aprile a Poggio al Vento.

SIENA. La morte di Cesare Olmastroni ha profondamente colpito la città. Numerose le attestazioni di partecipazione al dolore della famiglia per la dipartita del maestro.
La Contrada dell’Istrice ha esposto la bandiera a mezzasta. Il funerale di Olmastroni si svolgerà domani (1 aprile) a Poggio al Vento.
Il sindaco Valentini
“Una perdita inaspettata e dolorosa per tutta la città”, con queste parole, il sindaco Bruno Valentini commenta la scomparsa del pittore e artista Cesare Olmastroni, avvenuta questa mattina.
“Il Maestro Olmastroni, per tutti Cesare – prosegue il sindaco –, ha lasciato la sua firma indelebile in opere, lavori e interventi diffusi ed eterogenei che dimostrano quanto sia stato eclettico nella sua attività artistica, sin dal suo apprendistato alla Basilica di San Domenico. Il Palio del 2013, realizzato insieme a Cecilia Rigacci, è stata una delle sue massime espressioni, ma sin dagli anni Ottanta Cesare, da dipendente comunale, si era distinto per i restauri, i ritocchi e i decori che hanno interessato il patrimonio di Palazzo Pubblico e del Museo Civico, i Teatri dei Rozzi e dei Rinnovati.
Numerosi i suoi contributi – aggiunge Valentini – nella cura di allestimenti di mostre nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico e al Santa Maria della Scala, oltre che nelle esposizioni internazionali del Tesoro del Santa Maria. Ha avuto anche il privilegio di riprodurre la Maestà di Simone Martini in una copia fedele che ha permesso di restituire le porzioni corrose dal tempo.
Alla famiglia di Cesare, persona sempre preziosa e cordiale – conclude il primo cittadino – le condoglianze e la vicinanza dell’Amministrazione comunale e di tutta Siena”.
La Commissione Cultura e Scuola del Comune di Siena
“La Commissione Cultura e Scuola del Comune di Siena esprime il cordoglio per la morte di Cesare Olmastroni: un grande uomo e artista È doveroso esprimere a voce alta il cordoglio per la scomparsa di Cesare Olmastroni e rendere omaggio a un uomo che ha dato tanto alla collettività senese e meritatamente tanto amato e stimato dalla città. In lui si conciliavano virtuosamente le grandi doti umane della persona, disponibilità, umiltà, generosità, con il valore dell’artista. Artista tanto capace quanto immune dal protagonismo, Cesare ha insegnato tanto con le sue opere, ma, l’eredità più grande che ci lascia è un modello di vita e di professionalità. Siamo tra i senesi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo e che oggi sono colpiti dalla perdita dell’uomo e dell’artista. Partecipiamo al dolore della famiglia esprimendo sentite condoglianze”.
L’Accademia dei Fisiocritici
“L’Accademia dei Fisiocritici partecipa con commozione e costernazione al cordoglio della città di Siena per l’improvvisa scomparsa di Cesare Olmastroni.
A lui è grata per averle regalato opere della sua incredibile maestrìa: integrate e funzionali al percorso museale del seminterrato sono esposti la copia di una biccherna dipinta nel XV secolo da Guidoccio Cozzarelli che raffigura una “buca del grano” come quella presente nell’Accademia, un grande pannello scenografico con il panorama settecentesco della zona oggi di Larderello studiata da Paolo Mascagni e una sua personale rivisitazione del logo storico dell’Accademia, mentre la sala del Consiglio direttivo è arricchita da un trompe-l’oeil di una libreria.
La copia della biccherna ha un valore aggiunto poiché della tavoletta originale, fino al 1932 custodita in una collezione privata a Londra, si sono poi perse le tracce e oggi ne rimane solo una confusa immagine in bianco e nero, quella servita a Cesare per il dipinto a colori”.
Michele Pescini, sindaco di Gaiole
Quando muore un artista una parole su tutte appare inappropriata: scomparsa. Cesare Olmastroni ci ha lasciato oggi, non è scomparso e non scomparirà. Perché era un pittore e ci lascia straordinarie opere, perché era una persona generosa e gentile. A Siena, a Gaiole, Cesare ha offerto se stesso.
Era parziale come tutte le persone che amano. Il Palio è ciò che di più bello i senesi custodiscono e Cesare con i suoi drappelloni dichiarava, urlava, la sua senesità e la passione. Gaiole era l’altra metà del cuore, un rifugio vicino che serbava gelosamente. Anche per noi ha voluto rappresentare l’affetto con ciò che meglio lo interpretava: l’arte. Testimonianze resteranno l’affresco nelle cantine ex Ricasoli dove oggi si celebrano i matrimoni, il ricordo della grande mostra dei gessi modellati da Gino Olmastroni e la carta dei castelli del Chianti sulla facciata del comune. Ma non solo. Molti serberanno nel cuore il carattere e lo sguardo di Cesare. Cesare Olmastroni, il maestro, non lascia un vuoto, lascia un “troppo pieno” di emozioni.