
SIENA. Luoghi e città a misura di persona. Non solo per chi non handicap ma soprattutto per chi li ha. I probelmi non mancano a Siena come in altre località, basta chiedere a chi utilizza una carrozzella o si muove comunque con difficoltà. A Siena le barriere architettoniche non mancano soprattutto nel centro storico, (come non mancano coloro che parcheggiano con le auto nei marciapiedi impedendo il passaggio a chi è in difficoltà) dove spesso si vedono turisti in carrozzella che avrebbero bisogno di percorsi dedicati.
Ma quello della città è solo un aspetto del problema. Ci sono luoghi come gli stessi negozi o anche aziende che non sempre sono attrezzate per rispondere alle esigenze di chi deve fare i conti con una disabilità. Una situazione non è solo di Siena sulla quale c’è chi sta lavorando anche perché la sensibilità su questi problemi è oggi maggiore.
A Siena se ne occupa Andrea Cesarini, giocatore di pallavolo (è uno dei liberi della squadra di volley, che sta cercando la strada per la promozione nella massima serie). Cesarini, 30 anni, romano oltre ad essere impegnato nel torneo è interessato anche al mondo dell’handicap con un approccio nuovo rispetto ai tradizionali modi di procedere. Dice il giocatore: “Sto lavorando per un’azienda che si occupa di dare servizi per disabili. Oggetto non è tanto il disabile in sé. Noi ci rivolgiamo alle aziende che possono modificare o adeguare i loro servizi” . C’è spazio per attività di questo tipo?-. “Il mercato è nuovo nel senso che si sta riscoprendo negli ultimi anni. Anche nel nostro paese si sta cercando di inserire la figura del disability manager. Proprio il 2017 è l’anno internazionale del turismo accessibile e sostenibile. Si tratta di un mercato che sta nascendo adesso. Noi è un po’ di anni che lo facciamo. Si tratta di un tema che ha anche un valore etico, morale, ma anche importante per le aziende che hanno un ritorno di immagine e anche un ritorno economico. A livello mondiale il 15% della popolazione è disabile” .
Il lavoro dell’azienda riguarda anche il settore turistico a Siena une delle attività economiche su cui si punta per risollevare un’economia che non può più fare affidamento su Mps. “Noi studiamo e produciamo percorsi turistici accessibili a seconda delle varie disabilità, motoria o sensoriale. Ma siamo interessati anche agli anziani, famiglie che hanno passeggini con bambini piccoli. Perche le difficoltà sono molto simili. Ma lavoriamo per adeguamenti a livello di domotica o vita quotidiana domestica. Inoltre organizziamo eventi e studiamo anche adeguamenti di carattere strutturale. Nel nostro paese questo tipo di lavoro è una cosa nuova” . Che sta iniziando ad interessare anche Siena. “A livello turistico abbiamo trovato dei partner a Siena. Ma anche a Firenze, Roma , Verona che è stata la prima a partire”.
Per quanto riguarda Siena in particolare Cesarini sostiene che “la città ha un turismo da due-tre giorni dove si sono tantissime cose da vedere, che secondo me sono un po’ nascoste e dove c’è moltissimo da lavorare a livello di accessibilità. Potrebbe essere anzi all’avanguardia in Toscana per questo tipo di lavoro. Siena a livello motori può sembrare problematica non essendo in piano . Però ci sono degli strumenti che possono facilitare la visita della città. A livello di interni, di musei, il Santa Maria della Scala, Palazzo Pubblico, il Duomo si potrebbero fare interventi non costosissimi, che potrebbero permettere l’accessibilità completa o quasi. Certo con la Torre del Mangia i miracoli non si possono fare, bisogna essere concreti. Ma il resto si potrebbe fare. Sulle nostre proposte a Siena ho visto tanto interesse ma per ora niente di concreto. Mi piacerebbe parlarne con qualcuno che possa essere interessato. Perché secondo me c’è tanto da sviluppare”.