"Gli scandali che hanno travolto l'ATO ci fanno ribadire la necessità di un necessario cambio di passo che non può che arrivare con il commissariamento"

SIENA. La Toscana, regione da sempre virtuosa e civile, è tredicesima per raccolta differenziata, battuta anche dalla Campania: un vero e proprio disastro per chi ci amministra, dinanzi al quale non possiamo rimanere indifferenti.
Siamo, infatti, tornati indietro di anni, mentre gli scandali aumentano e chi ci amministra ci racconta che va tutto bene, mentre le tariffe aumentano ed il servizio peggiora notevolmente.
L’Ato 6, in quanto a raccolta differenziata, riesce addirittura ad arrivare ultimo nella nostra regione, lontano dal 50% di quota di raccolta differenziata ed, in verità, molto ma molto lontano da quel 65% al quale ci fa aspirare la normativa vigente.
Siena, nel 2005, aveva una quota di raccolta differenziata del 42,89%. Oggi siamo al 43,97%, con Arezzo salita dal 22 al 42,44% e Grosseto dal 35 al 44,44%: siamo cresciuti meno, nonostante le belle parole dei nostri amministratori.
In questo clima gli scandali che hanno travolto l’ATO ci fanno ribadire la necessità di un necessario cambio di passo che non può che arrivare con il commissariamento sia dell’ATO che di Siena Toscana.
Dal punto di vista amministrativo, invece, rivedere l’organizzazione delle Isole ecologiche, il metodo e gli orari della raccolta porta a porta, provvedere all’introduzione della raccolta dell’umido, controllare e punire severamente chi non rispetta norme ed orari (visto che fino ad oggi i tanto sbandierati interventi degli ispettori ambientali sono serviti solo per far fare un paio di improvvide uscite al Sindaco Valentini) sono alcune logiche proposte che una buona amministrazione non può fare propri.
Non vogliamo, infatti, essere costretti a dare ragione a chi ha messo in relazione il mancato aumento della raccolta differenziata nel nostro territorio con la necessità di far funzionare a pieno regime l’inceneritore di Poggibonsi.