
di Augusto Mattioli
SIENA. “Al momento le elezioni politiche sono più lontane”, ha sottolineato Maurizio Gasparri, presidente dei deputati del Pdl parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa politica del suo partito a Siena. “Che siano più lontane è un bene per il paese. La maggioranza espressa dalle urne c’è. Noi non abbiamo l’esigenza di andare alle andare alle elezioni ma quella di non vedere tradito il mandato degli elettori”, ha aggiunto.
Ad una successiva domanda se si andrà votare quando lo decide Fini, Gasparri ha sottolineato che “quando si andrà a votare lo decide il Presidente della Repubblica. Se Fini e quelli che con lui hanno fondato questi gruppi parlamentari, questo movimento, votano il programma del governo, la fiducia, non c’è necessità di proporre le elezioni anticipate. Se poi – ha proseguito – qualcuno dovesse fare venire meno il proprio voto, è chiaro che si creerebbe una situazione di difficoltà che dovrebbe essere sottoposta alla valutazione del Presidente della Repubblica. Ora ci sembra una fase più tranquilla. Vedremo quando si voteranno dei provvedimenti. Chi decide di non votarli accelera il momento del voto. Mi auguro che non abbia questa intenzione: sennò non era logico votare la fiducia”.
SIENA. “Al momento le elezioni politiche sono più lontane”, ha sottolineato Maurizio Gasparri, presidente dei deputati del Pdl parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa politica del suo partito a Siena. “Che siano più lontane è un bene per il paese. La maggioranza espressa dalle urne c’è. Noi non abbiamo l’esigenza di andare alle andare alle elezioni ma quella di non vedere tradito il mandato degli elettori”, ha aggiunto.
Ad una successiva domanda se si andrà votare quando lo decide Fini, Gasparri ha sottolineato che “quando si andrà a votare lo decide il Presidente della Repubblica. Se Fini e quelli che con lui hanno fondato questi gruppi parlamentari, questo movimento, votano il programma del governo, la fiducia, non c’è necessità di proporre le elezioni anticipate. Se poi – ha proseguito – qualcuno dovesse fare venire meno il proprio voto, è chiaro che si creerebbe una situazione di difficoltà che dovrebbe essere sottoposta alla valutazione del Presidente della Repubblica. Ora ci sembra una fase più tranquilla. Vedremo quando si voteranno dei provvedimenti. Chi decide di non votarli accelera il momento del voto. Mi auguro che non abbia questa intenzione: sennò non era logico votare la fiducia”.