AREZZO. La Procura ha notificato 22 avvisi di conclusione indagini agli ex consiglieri di Banca Etruria, che per gli inquirenti sarebbero responsabili del dissesto finanziario della banca. Un crac quello di Banca Etruria, che insieme ad altri 3 istituti falliti, ha messo sul lastrico circa 150 mila risparmiatori mandando in fumo oltre 400 milioni di euro. Il numero è destinato a salire: il lavoro dei magistrati di Arezzo continua.
Per ora nel registro 22 nomi che hanno approvato o agevolato l’erogazione dei crediti contestati. Ipotesi di reato che la Procura non ha contemplato nei confronti di Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, perché “da vicepresidente di Banca Etruria non ha deliberato alcun finanziamento.“