Il vicesindaco Fulvio Mancuso ha risposto a un’interrogazione di Massimiliano Bruttini
SIENA. L’arredo urbano e, in particolare, la presenza dei tavoli e degli ombrelloni usati dai bar e dagli esercenti delle attività di ristorazione hanno costituito l’oggetto dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare di ieri da Massimiliano Bruttini (PD).
Il consigliere ha affermato che “tali elementi sono generalmente inseriti nel contesto architettonico e paesaggistico con consapevolezza e attenzione, attraverso la procedura di autorizzazione che ricade sulla competente Commissione Paesaggistica di cui fa parte anche il Comune”. Bruttini ha però rilevato come “si assista sempre più frequentemente, sia per le nuove concessioni sia per i rinnovi, a dinieghi per l’utilizzo degli ombrelloni, o comunque di strutture destinate al riparo della clientela dagli eventi meteorologici o dai fenomeni naturali quali gli escrementi dei volatili. La motivazione addotta è quella dell’incompatibilità di tali strutture con l’ambiente circostante”.
Il consigliere, sottolineando come “tali dinieghi comportino un consistente danno economico per bar e ristoranti”, ha chiesto all’Amministrazione “le motivazioni di tali decisioni e se si ritiene che queste siano compatibili con la vocazione turistica della città”. Bruttini, affermando la necessità di “predisporre un’apposita convenzione per disciplinare e uniformare l’esposizione di tali tipologie di arredo, in accordo con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio”, ha sollecitato la messa in atto di iniziative “per ovviare a tali incongruità”.
Il vicesindaco Fulvio Mancuso ha ricordato che “l’occupazione di suolo pubblico da parte dei locali di somministrazione è consentita attraverso la presentazione di una SCIA o di una comunicazione di-attività libera, previa acquisizione del parere favorevole del Servizio Traffico, Mobilità e Trasporti in materia di rispetto del Codice della Strada e della necessaria autorizzazione paesaggistica. Detta autorizzazione è rilasciata dall’Amministrazione comunale acquisendo il parere della Conferenza paesaggistica, all’interno della quale si esprime anche la competente Soprintendenza, il cui parere per legge è obbligatorio e vincolante”.
La valutazione di tipo paesaggistico e ambientale è quindi sottesa al rispetto del parere della Conferenza paesaggistica e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Siena.
“La normativa vigente – ha aggiunto – dà la possibilità all’Amministrazione, in accordo con la Soprintendenza, di adottare lo specifico regolamento che individui le modalità di effettuazione delle occupazione di suolo pubblico, individuando tipologie e materiali, così da fornire agli operatori una chiara indicazione su come procedere”.
Mancuso ha concluso sostenendo che “il Comune ha predisposto una bozza di regolamento che interessa tutte le aree del centro storico, valutando gli aspetti legati alla circolazione stradale e ai luoghi storici interessati. La bozza di regolamento nella forma non definitiva è stata oggetto di confronto con le associazioni di categoria e incontri con la competente Soprintendenza”.
Il consigliere Bruttini, nel ringraziare per le precisazioni ottenute, ha auspicato che “il Regolamento arrivi prima possibile alla discussione e approvazione del Consiglio comunale, così da evitare le situazioni che si stanno verificando”.