L'assessore Minuti assicura: "Siamo intervenuti solo su corse con bassa frequenza di utenti"

SIENA. «Se il Governo non avesse tagliato le risorse sul trasporto pubblico locale non avremmo toccato la linea 15, così come altre corse. In termini finanziari sull’urbano di Siena il taglio pesa per 810.400 euro in meno, che si traducono in meno 332.000 chilometri».
Così Fabio Minuti, assessore all’Urbanistica del Comune di Siena, sulle modifiche al trasporto pubblico urbano in vigore da questi giorni.
«Il Comune di Siena – spiega – ha garantito le stesse risorse aggiuntive dell’anno 2010 sul trasporto pubblico, così come la Provincia, il che ha reso possibile svolgere e garantire i servizi contenendo il taglio attorno al 10%. Importante anche l’intervento della Regione Toscana grazie al quale sono state recuperate risorse rispetto ai tagli previsti dal Governo. Impossibile fare di più visti i tagli e l’irrigidimento del patto di stabilità che colpiscono il nostro come gli altri Comuni».
«In questa logica ci siamo mossi – continua – garantendo l’attuale disegno generale di linee e di servizi, riorganizzando. E’ questa la sfida che abbiamo dovuto affrontare per rispondere alle minori risorse destinate al trasporto pubblico locale che derivano dai tagli imposti dalla finanziaria del Governo».
«Abbiamo dunque posto – fa notare Minuti – grande attenzione alle linee di maggiore importanza e al sistema complessivo di offerta, cogliendo tutte quelle sinergie e razionalizzazioni che è stato possibile raggiungere, rimodulando i servizi meno usati e poi riorganizzando alcune linee per renderle più efficaci. Su questo ci siamo concentrati, insieme alla modifica di alcuni percorsi, alla modifica della cadenza il sabato pomeriggio e nei festivi nonché sulla cessazione di alcune corse bis. In questo contesto abbiamo tolto una sola linea mantenendo la qualità, nonostante i tagli».
«Inoltre, siamo intervenuti solo sulle corse dove la frequenza è molto bassa e la linea 15 è una di queste – osserva Minuti – E siamo intervenuti là dove esistono alternative. Vico Alto ce le ha. La linea 15 è una circolare con pochissimi utenti che comunque ha alternative nelle fasce orarie di riferimento: la linea 7 dalla Stufasecca, la linea 77 da piazza del Sale verso Vico Alto e la linea 4 per Stellino – via Fiorentina grazie alle ulteriori modifiche introdotte. Non a caso, abbiamo parlato di riorganizzazione utile per coprire i servizi, e questa ha interessato in modo particolare le linee 4, 9 e 77: modifiche che hanno consentito di creare ulteriori alternative alla linea 15».
Per quanto riguarda la linea 4, infatti, è stato modificato il percorso non transitando più dall’Acquacalda, ma percorrendo il tratto Fontebecci – Stellino – via Fiorentina –Cavour – Caduti di Vicobello – Stazione sia in andata che in ritorno. Dopo la Stazione il percorso resta quello ordinario: Mazzini – piazza del Sale. La modifica di questa linea è da leggersi in relazione alle variazioni della linea 9 e della linea 15.
«Da parte mia piena disponibilità al confronto e al dialogo, capisco che quando si cambiano abitudini c’è sempre spaesamento – dice Minuti – Il problema rimangono le risorse. E’ utile anche abituarsi sempre più ad una mobilità a rete, intermodale. La linea 7, per esempio, si muove passando dalla Stazione, vero nodo cruciale dove già oggi si intersecano varie forme di mobilità».
«Per quanto riguarda le informazioni ai cittadini – conclude – abbiamo annunciato le modifiche con una settimana di anticipo, ne hanno parlato radio e tv, siti internet. Già dal 3 febbraio le paline in città riportavano tutte le modifiche in vigore dal 7 febbraio. Si può sempre fare di più. E il confronto diretto da questo punto di vista può essere utilissimo».