
ROMA. Nella classifica Censis 2016 degli atenei medi è Trento a meritare il primo posto tra le università con un numero di iscritti tra i 10 e i 20mila con un punteggio medio pari a 99,8. L’ateneo trentino spicca per la comunicazione e i servizi web, meritevoli di un ottimo 108, le strutture (103) e le borse (102). Un po’ meno bene sono stati valutati, invece, sia i servizi che l’internazionalizzazione, attestati ai 93 punti.
L’Università di Siena ha perso il primato per 4 decimi di punto (99,4); terza ancora una volta l’Università di Sassari (95,8). Nella classifica Censis Siena arretra di una posizione ma perde anche nel punteggio rispetto al 2015. Discesa anche per Trieste, che con 93,6 punti (-1,8) scende dal podio conquistato l’anno scorso.
L’Università Politecnica delle Marche (91,2) è quinta e precede quella di Brescia (90,2), dietro la quale si piazza il duo formato dall’Università di Udine (in discesa di una posizione) e da quella di Modena e Reggio Emilia (che invece ne ha guadagnato una), appaiate con una media di 88,8. L’ottava posizione è occupata dall’Università del Salento (86,8), davanti ad Urbino (84,6), Ca’ Foscari (84,4) e Bergamo (84), che fa un balzo in avanti dalla terzultima posizione del 2015. La dodicesima classificata è Ferrara (82,8), che precede l’Università del Piemonte Orientale (82,4). La terzultima è Catanzaro, con una media di 73,4 punti, mentre rimangono invariate la penultima e l’ultima della graduatoria, che sono rispettivamente l’Orientale di Napoli (72,6) e l’Università di Napoli Parthenope, che non riesce ad andare oltre i 70 punti.
Nei singoli indicatori la palma per i migliori servizi va a Urbino (101), per le borse Siena (107), mentre il primato rispetto alle strutture spetta a Sassari (110), così come quello per l’internazionalizzazione (98). Il top per la comunicazione e i servizi digitali è infine Trento (108).