
SOVICILLE. Rossi risponde alla interrogazione regionale di SI Toscana a Sinistra ma non interviene in merito alle tariffe scolastiche del Comune di Sovicille.
Le tariffe che, anche nel prossimo anno scolastico, i genitori dovranno pagare per usufruire dei servizi mensa e trasporto scolastico per i propri figli, saranno ancora da annoverare le più care della Toscana, nonostante la riduzione del costo del trasporto scolastico prevista a bilancio, che, per la sua modesta entità, temiamo non faccia desistere la gran parte dei genitori a preferire il mezzo privato e l’autorganizzazione all’impiego del mezzo comunale. Mentre nel 2015 il contributo per la mensa da parte delle famiglie è stato superiore al 91%della spesa, per il 2016 è previsto “solo” l’ 82% (la stessa percentuale prevista l’anno precedente, poi abbondantemente superata nel bilancio consuntivo). Al fine di creare una eco a tale situazione, alcuni mesi fa, abbiamo contattato i consiglieri regionali di SI Toscana a Sinistra, Fattori e Sarti, i quali su nostra istanza , hanno presentato un’interrogazione al Governatore della Toscana, Rossi, evidenziando il “rischio di mancato assolvimento dell’obbligo scolastico nel Comune di Sovicille, per carenza di risorse economiche” da parte degli utenti. La risposta a firma dell’Assessore Istruzione e Formazione della Regione riporta l’informazione fornita, in merito, dal Comune di Sovicille, dalla quale si evince che le famiglie con un’attestazione ISEE, compresa tra 0 e 4.200 (ovvero le più povere) i cui figli frequentano le scuole primarie statali ubicate nel territorio comunale, pagano 2,80 euro a pasto, che, per una media di 20 pasti, corrisponde a 56 euro mensili, ai quali si aggiungono 12 euro di quota fissa (uguale per tutti, non calcolata in base al valore dell’attestazione ISEE). Quindi, chi ha usufruito del servizio nel 2015 (e poco varierà nel 2016) ha dovuto pagare mensilmente quote crescenti a partire da 68 euro mensili, la quota minima versata da chi non ha reddito o un reddito molto basso, poichè, a differenza di quanto avviene quasi ovunque, nel nostro Comune non vi sono fasce di reddito totalmente esenti. Questa situazione influisce sulle scelte dei genitori relative all’assolvimento dell’obbligo scolastico.
A seguito di una nostra interrogazione il sindaco di Sovicille ha risposto che gli iscritti per l’anno scolastico 2016-2017 nelle prime classi delle scuole primarie di San Rocco a Pilli e di Sovicille risultano essere 89 bambini su 103, nati nel 2010 e residenti nel Comune, e che gli iscritti alle prime classi della scuola secondaria di primo grado di Rosia sono 73 su 112. Evidentemente molti genitori preferiscono scuole di altri comuni limitrofi anche perchè i servizi risultano meno onerosi. Non migliore è la situazione degli iscritti alle scuole statali d’infanzia di Barontoli e Rosia dove su 99 bambini nati nel 2013 residenti ne risultano iscritti 75. Ciò porta ad una riduzione del numero delle classi . Dispiace che la Regione abbia preferito non intervenire sul Comune di Sovicille , sia pure indirettamente, nonostante sia evidente che nel nostro territorio non è garantita la pari opportunità di accedere ai servizi scolastici.
Alfredo Camozzi, Consigliere Comunale di Sinistra per Sovicille