Un'emorragia cerebrale ha spento una vita, l'espianto ne ha salvato altre

SIENA. Un gesto d’amore e d’altruismo verso il prossimo ma anche una scelta coraggiosa quella fatta dai familiari del sessantasettenne di Arezzo, deceduto due giorni fa per un’emorragia cerebrale, che hanno dato il consenso alla donazione di organi e tessuti del proprio caro. Nella notte tra martedì e mercoledì diverse équipe di espianto del policlinico Santa Maria alle Scotte hanno collaborato per prelevare organi e tessuti del professionista aretino: il fegato è andato a Pisa, un rene è stato trapiantato a Siena e l’altro a Firenze e le cornee sono state inviate alla Banca delle cornee di Lucca.
“Donare gli organi – afferma la dottoressa Laura Savelli, responsabile Coordinamento Donazione Organi e Tessuti delle Scotte – è un dono di vita e per la vita, un gesto comprensibilmente coraggioso da parte dei parenti che porta nuova speranza a chi riceve questo prezioso ed unico regalo. Ringrazio sentitamente la famiglia del donatore per aver consentito ad altre persone di continuare a vivere”.
“Donare gli organi – afferma la dottoressa Laura Savelli, responsabile Coordinamento Donazione Organi e Tessuti delle Scotte – è un dono di vita e per la vita, un gesto comprensibilmente coraggioso da parte dei parenti che porta nuova speranza a chi riceve questo prezioso ed unico regalo. Ringrazio sentitamente la famiglia del donatore per aver consentito ad altre persone di continuare a vivere”.