"Serve una procedura d'urgenza per tornare ad avere strade sicure"
CHIUSI. “Condivido le parole e i concetti espressi dalla CNA Siena in merito alla situazione di grave disagio causata dalle tante e troppe frane che rendono pericolose le nostre strade. Credo che l’intervento a mezzo stampa e il lavoro di analisi e di ricerca dell’associazione su l’intera questione sia stato veramente importante perché questo tema è forse uno dei più delicati e tocca la vita quotidiana delle imprese sicuramente, ma anche di ogni cittadino. È arrivato il momento che le istituzioni tutte tornino a prendersi le proprie responsabilità per dare in tempi rapidi una risposta che sia efficiente ed efficace.”
Con queste parole il primo cittadino di Chiusi Juri Bettollini entra nel merito della questione sollevata di recente dalla CNA della Provincia di Siena che ha denunciato la situazione critica delle strade del territorio senese a causa delle frane che insistono sul territorio. Il Comune di Chiusi su questa vicenda è sicuramente parte in causa visto che attualmente, nonostante la frana sanata poco prima del casello autostradale (andando verso Chianciano), sono ancora due le frane che rendono difficile e pericolosa la circolazione sul territorio comunale. La più evidente è quella collocata nella strada Provinciale 146 all’altezza delle così definite “curve della fonte del boia”, strada particolarmente trafficata e dove di recente, proprio con lo scopo di rendere più sicuro il transito, è stato installato un impianto semaforico provvisorio e un guardrail a protezione della parte di strada franata. Il secondo fenomeno franoso se pur meno battuto dal traffico rispetto al precedente è comunque in un punto delicato visto che si trova al bivio che dalla frazione di Macciano porta in direzione Montallese e di conseguenza anche all’ospedale di Nottola.
“Come primo cittadino – sottolinea Bettollini – chiedo alla Provincia e poi alla Regione di finanziare le opere necessarie al ripristino in sicurezza delle strade e di nominare i sindaci commissari ad acta per ogni singolo intervento nel proprio territorio di appartenenza. È necessario far partire i lavori con procedura d’urgenza perché non possiamo più accettare un disagio che ormai perdura da troppo tempo sia per le imprese, ma anche e soprattutto per i cittadini. E’ necessario, quindi, mettere in campo ogni elemento possibile per velocizzare il ripristino dei dissesti censiti da CNA e ripristinare così un elevato grado di sicurezza delle nostre strade. In queste settimane devo riconoscere che per quanto riguarda le due frane su Chiusi c’è una importante sinergia tra il Presidente dell’Unione dei Comuni, e il Presidente della Provincia e la nostra Amministrazione per velocizzare la fase progettuale, ma dobbiamo fare di più e farlo velocemente. Sono certo che i sindaci, definita la certezza delle risorse, si prenderanno, ognuno per il proprio territorio, tutte le responsabilità necessarie così da risanare una situazione che al momento ha messo in ginocchio un intera provincia. In questo senso, per fortuna, sono arrivate misure importanti dal Governo a tutela dei rischi idrogeologici dei territori con progetti concreti sulla piattaforma “reNDiS” (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo). Lo slogan deve essere; chi ha la competenza corra, intercetti le risorse e noi amministratori locali saremo pronti a dare una mano e a prenderci le nostre responsabilità.