"L’Amministrazione Comunale deve sviluppare competenze interne"

SIENA. La Commissione Europea si pone, con cadenza regolare, obiettivi di incentivazione sia di base che strategici, sostenuti con ingenti capitali. L’Amministrazione Comunale deve sviluppare, con decisione e speditezza, competenze interne ed una efficace rete di collaborazioni per accedere ai programmi europei. La multiformità dei programmi europei è disorientante, va ammesso, e l’accesso ai finanziamenti è quanto di più dissimile dal banale “far domanda”. Le elargizioni cosiddette “a pioggia” non fanno parte di questi meccanismi comunitari, ma per aver accesso ai fondi va dimostrato in maniera chiara l’obiettivo che ci si pone, il percorso, le forze in gioco, i partners, l’esperienza nel settore specifico, le ricadute sulla popolazione; nulla è lasciato al caso ed i fondi vengono concessi solo a chi dimostra di avere idee brillanti e capacità di portare il progetto a termine. I programmi di finanziamento spaziano dal vastissimo Horizon 2020, con budget stanziato di 80 miliardi di euro nel settennato 2014-2020, dedicato soprattutto a ricerca e innovazione; il “terzo programma salute” da 449 milioni di euro, mirato ad azioni di supporto ed integrazione alle politiche di miglioramento della salute dei cittadini UE ed alla sostenibilità dei sistemi sanitari; il programma “Life” da 1,8 miliardi di euro nel periodo 2014-2017, per gli emergenti settori, tra gli altri, della gestione dell’ambiente, dell’energia e del clima; il progetto Europa Creativa da 1,46 miliardi di euro che finanzia interventi di cooperazione tra organizzazioni culturali e creative e sostiene la creazione di reti di supporto per settori culturali, artistici e creativi, per finire con il vastissimo programma di istruzione e formazione “Erasmus plus”, che si pone di creare opportunità di studio ed esperienze di lavoro all’estero. Ognuno dei suddetti settori ha dentro di sé uno o più piccoli universi progettuali. La panoramica, non esaustiva, ha il solo scopo di evidenziare quanto il vastissimo quadro della Europrogettazione sia importante ed appetibile, e quanto sia impensabile per una Pubblica Amministrazione di non aderire e non lavorarci con piene energie, sia per ciò che concerne l’accesso ai finanziamenti sia per la divulgazione e supporto ad altri soggetti pubblici o privati, ad opera dell’Amministrazione stessa. Siamo pertanto convinti che si debba procedere con decisione strutturando più concretamente un settore dedicato e creando al contempo le adeguate condizioni di cooperazione con soggetti di rilievo coi quali condividere lo