
“Coltivare il giardino ci macchia le mani, ma ci pulisce la mente” (Ramón Eder )
AREZZO. Non seguire il mondo come va è il titolo della nuova edizione estiva del Giardino delle IDEE – festival letterario a impatto zero di denaro pubblico – che si presenta, per il decimo anno consecutivo, da giovedì 27 agosto a domenica 30 agosto 2015 con quattro nuove serate letterarie e non solo. Teatro degli incontri, con inizio alle ore 21,00, il magico Giardino Pensile del Palazzo della Provincia di Arezzo in via Ricasoli, 52 (INFO: 0575 299352). In caso di maltempo le serate si sposteranno presso la Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia di Arezzo sempre con ingresso da via Ricasoli.
Non seguire il mondo come va significa innanzitutto affermare la necessità che la cultura non sia asservita alla politica. Significa anche tentare, con ogni modo, di non lasciar fluire il corso degli eventi in modo passivo, rassegnandosi appunto a seguire il mondo come va poiché è diritto e dovere di ognuno affermare che ciascuno di noi è unico e speciale.
Si parte giovedì 27 agosto 2015 con un doppio straordinario appuntamento. Luca Bianchini presenta il bestseller “Dimmi che credi al destino” dialogando con Fabio Genovesi autore pluripremiato del romanzo “Chi manda le onde”.
Si prosegue venerdì 28 agosto 2015 con il grande giornalismo. Roberto Napoletano presenta “Viaggio in Italia”.
Sabato 29 agosto 2015 al Giardino delle IDEE arrivano cocktail filosofici per sciogliere i piccoli e grandi dilemmi della vita. Zap Mangusta presenta “Succo di Nespole”
Conclusivo doppio appuntamento domenica 30 agosto 2015. Il Giardino delle IDEE si tinge di giallo. Antonio Manzini presenta il nuovo libro in vetta alle classifiche di vendita “Era di maggio” dialogando con Francesco Recami autore del bestseller “L’uomo con la valigia”.
Ad accogliere il pubblico del Giardino delle IDEE la mostra fotografica dal titolo “Street” di Luca Brunetti. La fotografia di strada raccoglie momenti di vita di tutti i giorni, a volte irrilevanti, marginali. Ma se la si guarda con attenzione ci si accorge che in essa c’è molto di più: l’imprevedibile attimo vissuto, il racconto del vivere quotidiano. Non serve andare in luoghi straordinari, spesso sono foto scattate appena fuori della porta di casa e ciò che le ispira è semplicemente la luce, l’istinto, la passione, l’amore. E’ cogliere l’essenza, la straordinarietà dei piccoli gesti, irripetibili. E’ catturare la poesia, l’emozione di un solo istante, il senso della vita di cui spesso siamo soltanto spettatori. Street di Luca Brunetti è tutto questo.