Di Lorenzo Croci
SIENA. Prenderà il via il prossimo 7 Marzo la celebre gara ciclistica “Strade bianche” – detta anche “Eroica” – ormai diventata un vero e proprio “cult” sportivo imperdibile del nostro territorio. Basti pensare che questa celebre competizione richiama quasi l’80% dell’intera popolazione, 128 giornalisti sia locali che internazionali con 48 fotografi annessi, 110 paesi collegati con diretta televisiva di oltre 2 ore, circa 150 mila visualizzazioni sul web e 1700 articoli online.
Da quest’anno però, oltre agli atleti, protagonista catalizzante dell’intera manifestazione sarà la nuova organizzazione e nuova strutturazione dell’intero programma ciclistico. Da quest’anno, infatti, insieme alla gara maschile sarà affiancata una gara femminile, alla quale parteciperà la più grande elitè dell’intero panorama ciclistico femminile internazionale. Per le donne i primi 33km e gli ultimi 20km saranno gli stessi percorsi dagli uomini ma sul tracciato femminile saranno presenti circa 17km divisi in 5 settori. Nel mezzo uno spettacolare e decisivo tratto di 9.500m sulle crete senesi con susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte, per concludersi con una scalata a curvoni per immettersi poi nuovamente sull’asfalto. Il via alle donne sarà dato alle 9, un’ora e mezza prima della gara maschile, allo scopo di ottenere un arrivo, tra le due gare, il più vicino possibile, a favore dello spettacolo. Dunque imprescindibili novità per una corsa ancora più spettacolare e appassionante.
Per il percorso maschile – oltre a grandi nomi di rilievo di ciclisti partecipanti: da Nibali a Cunego passando per Cancellara, Bennati, Gilbert e l’attuale Campione del Mondo su Strada Michal Kwiatkowski – le caratteristiche del percorso sono quasi le stesse dello scorso anno:
10 segmenti di strade bianche (50km) con tratti di difficoltà a 5 “stelle” per un percorso molto mosso e ondulato, sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno rapidi. Caratteristica peculiare è la presenza di circa 50 km di strade sterrate divise in 10 segmenti con fondo ben tenuto, ben battuto e privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie. Partenza da San Gimignano, primi 33 km ondulati su asfalto ( si sfiora lo splendido abitato medievale di Monteriggioni ) per raggiungere il primo settore sterrato di 2,2 km con difficoltà a 2 stelle. Ancora 13 km in asfalto per affrontare il segmento, forse il più facile dellla corsa ( 2,1 km con difficoltà a 1 stella ), perfettamente rettilineo e sempre in leggerissima discesa. Solo 5 km separano a questo punto dal terzo settore (5,9 km con difficoltà a 4 stelle) che rappresenta la prima vera difficoltà della corsa, con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita che va araggiungere pendenze attorno al 10%. Si raggiunge quindi Radi, dove si incontra il quarto segmento (4,4 km, diff. 2 stelle) e subito dopo il quinto (5,5 km, diff. 1 stella) all’interno del bosco, altimetricamente meno impegnativo.
Superato Buonconvento si affronta la salita di Montalcino, unica asperità di giornata (4 km – 5%). Scesa da Montalcino la corsa si immette nella ss.2 Cassia (rifornimento fisso km 105-108) per portarsi a San Quirico d’Orcia e quindi sfiorare Pienza per raggiungere il sesto segmento. Questo tratto di 36 km è il più lungo tratto asfaltato della corsa. Il sesto segmento (9,5 km, diff. 3 stelle) inizia in salita con un fondo piuttosto ruvido per portarsi a Lucignano d’Asso, fino a ritrovare l’asfalto in direzione Asciano. A Ponte del Garbo (Asciano) al km 147 inizia il settimo segmento sterrato di 11,5 km (quello più impegnativo della corsa, 5 stelle). prevalentemente in salita e caratterizzato da notevoli saliscendi tra i quali vanno citati quelli in prossimità di Monte Sante Marie che raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze molto elevate (su brevi distanze).
Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, l’ottavo settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra prima di ritrovare l’asfalto a Vico d’Arbia e superare sempre su asfalto Pieve a Bozzone. Si affronta quindi il penultimo settore (di 2,4 km, 4 stelle) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%). Al km 183,8 si incontra l’ultimo tratto sterrato (di 1,1 km, 3 stelle) con una sequenza di discesa secca seguita dal una ripida risalita (max 18%) che si conclude alle Tolfe. Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo.
Impegnativi anche gli ultimi chilometri, con pendenze fino al 16%. Si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo, dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30m in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.
Ma le novità non finiscono qui, perché da quest’anno, oltre alle competizioni sia maschile che femminile, sarà organizzata domenica 8 Marzo – per la prima volta – una Gran Fondo, con arrivo nella splendida Piazza del Campo.
La conferenza stampa, oltre alla presentazione dell’intero programma – come appena scritto – da parte di Mauro Vegni, responsabile eventi ciclismo di RCS Sport, ha visto la partecipazione dell’assessore allo sport del Comune di Siena Leonardo Tafani – il quale si è detto orgoglioso di vedere come questa manifestazione riesca a crescere in numero di partecipanti a dispetto della tremenda crisi economica che subordina qualsiasi evento – ,dell’atleta di Wiggle Honda Pro Ciclyng Team Elisa Longo Borghini e del presidente onorario della società ciclistica “Pedale Senese” Delio Orlandini, il quale ha concluso la conferenza con stupendi ricordi di quando correva e con immensi ringraziamenti a chi si impegna nell’organizzazione e nella riuscita più che positiva di una simile manifestazione nelle strade nelle quali ha vissuto.