L'evento gratuito conterà su ospiti d'eccezione come Roy Paci & Aretuska, Djaikowsky, Dub Fx, We Have Band, Jamaica

Novità eco-friendly Il Live Rock Festival si è distinto negli anni per la capacità di rinnovare le scelte ecocompatibili nella produzione di una rassegna partecipata ogni anno da circa 15.000 giovani provenienti da tutta Italia. La novità eco-friendly del 2014 è Amicobicchiere: per evitare la dispersione dei numerosi bicchieri usa e getta, l’affollata birreria e le aree gastronomiche del festival si dotano quest’anno di bicchiere personale e riutilizzabile, così da ridurre ulteriormente l’impatto sulla produzione dei rifiuti. Gli standard di raccolta differenziata del Live Rock Festival si attestano ormai da anni al di sopra del 90%: percentuali record certificate da Legambiente.
Rock per buongustai Le eccellenze enogastronomiche della cultura toscana sono protagoniste del Live Rock Festival: grazie alla qualità delle materie prime ricercate tra i produttori locali si realizza una vera cucina a km zero che caratterizza con le sue innumerevoli specialità che attraggono un ampio pubblico di buongustai. Infrangendo gli stereotipi dei concerti rock, il Live Rock Festival valorizza il connubio tra cultura musicale e cultura del cibo, per una nuova consapevolezza sostenibile.
PROGRAMMA UFFICIALE
www.liverockfestival.it
MERCOLEDÌ 10 SETTEMBRE
WALDEN WALTZ
Guarda alla California lo psych-rock degli aretini Walden Waltz. La band, nata nel 2011, subito dopo la registrazione del primo ep parte alla volta della West Coast in tour. Qui vengono notati dal produttore Ron Nevison (Led Zeppelin, Who, Rolling Stones) e registrano cinque pezzi a San Francisco. Il disco, acquistato dalla Nala Film Production, viene usato per il documentario “Decoding deepark”. La band viene premiata con un Los Angeles Music Award per il brano “Looking down”, come migliore singolo di debutto.
[TOSCANA MUSICHE]
KUTSO
Con un centinaio di concerti, tra i quali quello del 1° maggio di quest’anno, e un disco alle spalle, si sono creati un seguito attento e fedele. Il divertimento è garantito e l’esibizione funambolica. Tra verticali, salti, e calci modello kung fu, propongono uno spettacolo dinamico a metà tra il teatro canzone di Giorgio Gaber, senza prendere troppo sul serio il paragone, per carità, e un istinto più irrazionale come Iggy Pop. Tra punk e cantautorato in una direzione un po’ sgangherata. [LA REPUBBLICA]
JAMAICA
Se non siete riusciti a dormire cercando d’immaginare quale creatura potrebbe nascere dall’unione di The Strokes e Phoenix, il rimedio per voi sono i parigini Jamaica. Riprendono la sensibilità pop vi uniscono gli importanti cori dei Casablancas e distillano il tutto lavoro complesso e accattivante. Una canzone dopo l’altra, le loro melodie intelligenti superano di gran lunga le influenze. [NME]
GIOVEDÌ 11 SETTEMBRE
C+C=MAXIGROSS
Non un semplice, ennesimo collettivo musicale di folk-pop, ma un’ambiziosa ricapitolazione di stili e gesti del passato, recuperati con fare divertito e divertente, spassoso per le tempistiche svelte e l’obliquità imprendibile degli arrangiamenti. Le canzoni prendono ispirazione dalla tradizione folk-psichedelica anglo-americana e la trasportano nelle atmosfere di una casa di montagna nei Monti Lessini. Una rarità assoluta del panorama italiano, perlomeno negli anni 10. [ONDAROCK]
JAZZHANDS
Giovanissimi e sconosciuti al grande pubblico, sono i travolgenti Jazzhands (due batterie, un sax e un basso elettrico, una delle cose più divertenti viste al Primavera Sound). [LA REPUBBLICA]
Creeranno in voi, pubblico, un senso di unione e coesione sconvolgente. Sono stupendi, precisi. In realtà abbiamo creduto che fossero fottutamente meravigliosi. [FUCKED UP]
C’è come il sentore che I JazzHands stiano per fare il grande salto. [COMEDIAN]
Eccezionali. [GOLDBLADE]
DUB FX
Benjamin Stanford, in arte Dub FX, è uno street performer di fama internazionale di origini australiane. La sua carriera da solista ha inizio con il suo arrivo in Europa dove si fa notare per l’originalità dei suoi live set nei quali, da vero one man show, utilizza solo la propria voce e una pedaliera per il looping. Egli crea
un’intricata sintesi tra hip hop, reggae e ritmi drum and bass, che lo rende unico nel suo genere. [MTV]
VENERDÌ 12 SETTEMBRE
RUKA RUKA
Ruka ruka è una parola dalla lingua swahili che vuol dire “Ballare”. Questo gruppo formato da Biga Valerio Stefano Tamborrino e Mirco Rubegni nasce in un martedì di aprile 2014 dentro un locale fiorentino. Si sono fusi insieme, il grunge, la musica dub, il funk, la tradizione jazzistica, la free avant-garde. Tromba e batteria, passati sotto pedali analogici, laptop che si fonde per creare una totale musica improvvisata, ma che porge molta attenzione al groove e alla melodia. [LIVEROCKFESTIVAL.IT]
THE EX + KEN VANDERMARK
Descritto talvolta come “experimental trance-dance-avant-afro-punk improv music”, il leggendario gruppo olandese dal vivo con Ken Vandermark, peso massimo della sezione fiati, si spinge al limite, spostandosi dal punk anarchico degli esordi fino ad abbracciare tutto quello che sta tra il noise destrutturato e il groove etiope. Prendete qualsiasi importante sviluppo musicale degli ultimi 50 anni e si può quasi garantire che essi lo abbiano assunto nel loro sound o abbiano giocato con esso per disfarlo. Riassumerli con una parola: unici. [THE GUARDIAN]
ROY PACI & ARETUSKA ALL STARS
Gli italiani lo fanno meglio. Roy Paci ne è convinto e lo canta in maniera musicalmente energica, perché il singolo Italians Do It Better “deve rappresentare il genio, la forza, il coraggio di chi ogni giorno con la sua presenza, rende questo paese migliore”. [LA STAMPA]
Il trombettista di Augusta col suo gruppo da anni si è imposto sulla scena artistica grazie ad un genere cosiddetto ska/jazz, una sorta di avanguardia jazz anche se lui personalmente rifiuta qualunque etichetta. La sua musica invece attinge a piene mani alla tradizione e soprattutto al dialetto siciliano.
[CORRIERE DELLA SERA]
SABATO 13 SETTEMBRE
WE HAVE BAND
È praticamente impossibile non ballare all’ascolto del nuovo disco dei londinesi We Have Band, grazie al loro perfetto mix di disco indie rock. Avevamo bisogno di un suono che unisse il funk e il rock, ma in questo caso, con un gusto per la melodia puramente anglosassone. Come in un ideale crossover tra DFA, Hot Chip, e quegli anni ottanta che piacciono tanto agli hipster (Talking Heads, Bowie), il trio londinese ha appena pubblicato questo nuovo disco “Movement”. Una band che sì è tanto pop, ma con stile. [SOUNDWALL]
MELT YOURSELF DOWN
Un ensemble incendiario che gioca con le improvvisazioni jazz come se fossero esplosive cariche hard-rock. Un progetto di frenetica dance-music, le cui melodie veloci, si muovono tra il pop, il funk, e le sonorità africane, in un melting pot di allusioni armoniche e ritmiche. Una musica straripante di esuberanza ed energia, ideale per lasciarsi travolgere dal divertimento. [PITCHFORK]
AEROTRONIC djset
Jordi Moonen e Laurens Van Steenbergen, meglio noti come Aerotronic, si sono incontrati all’età di sette anni e hanno scoperto di condividere la stessa passione per la musica. Da allora hanno iniziato a sperimentare con dj-ing e a coltivare una passione che sta crescendo anno dopo anno, diventando bravura. Essi si definiscono top-notch techno, rave, energy and dance-able music. Oltre alla qualità, c’è tutto. [BEATPORT]
DOMENICA 14 SETTEMBRE
VEEBLEFETZER & THE MANIGOLDS
La musica dei Veeblefetzer & the Manigolds è un mix di sonorità difficili da rinchiudere in un genere, fatta di acustiche ruvide che si uniscono ad un reggae più melodico, in un melting-pot musicale che unisce diverse contaminazioni europee. Il frontman Andrea Cota è un creativo assoluto, teorico, concettualista, musicista e musicologo e speaker radiofonico. Un inedito connubio tra brass, reggae, indie-folk, gypsy e rock’n’roll, con venature alla Tom Waits e una passione per i Clash. [IMPATTO SONORO]
FUZZORCHESTRA
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un sound basato su strutture di matrice heavy rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano flussi noise ed audio samples tratti da film, documentari e vecchi vinili. I lavori di FuzzOrchestra sono fatti di musiche istintive e taglienti, innervate da narrazioni che affidano a chi meglio li rappresenta, senza pregiudizi, ma con un’idea ben chiara in testa. [ROCKIT]
DJAIKOVSKI ft TK Wonder & Ghetto Priest
Con una carriera ventennale, il macedone Kiril Djaikovski è senza alcun dubbio tra i più rispettati e acclamati artisti della scena elettronica legata ai suoni balcanici. È annoverato tra i producers pionieri per l’introduzione della tradizione est Europea nella moderna produzione dance, universalmente nota come Balkan beat phenomenon. [SZIGETFESTIVAL.COM]
L’attività del compositore e tastierista Djaikowski si divide tra la scrittura di colonne sonore e la musica elettronica. I suoi mondi e le sue competenze esprimono risultati decisamente ricchi ed entusiasmanti.
[ALL ABOUT JAZZ]
GIARDINI EX FIERALE // INGRESSO GRATUITO
INFO: +39 3393212075 / info@liverockfestival.it
www.liverockfestival.it / www.facebook.com/liverockfestivalacquaviva